MAURIZIO SCALABRIN: “UN MIO RICORDO DI VLADIMIRO RIVA”
Un amico a volte non lo frequenti spesso, ma quando capita di incontrarlo o di sentirlo è sempre un piacere. Spesso una emozione. Ecco. Vladimiro
Il primo cittadino, Carlo Dalla Pozza, avrebbe chiesto a Rossella Zatton, assessore esterno con i referati di pubblica istruzione, sociale e personale, di fare un passo indietro. Il motivo è presto detto. La maggioranza che ha finora sostenuto il sindaco è civica. L’eccessiva esposizione politica e partitica dell’assessore starebbe creando imbarazzo.
Circa un anno e mezzo fa, più o meno all’indomani delle dimissioni del vicesindaco Claudio Catagini, l’assessore è diventata referente del circolo di FdI di Altavilla-Unione Terre del Retrone.
Probabilmente per il sindaco Dalla Pozza che in proposito ha preferito non rilasciare dichiarazioni, l’assessore si sta dando molto da fare pubblicamente a favore del suo partito. E questo suo attivismo evidentemente ha messo in difficoltà il sindaco, che quindi avrebbe deciso di chiedere un passo indietro all’assessore. Corrono voci di una presunta “crisi ambientale in Giunta” di un altro assessore. Si tratterebbe di Roberto Scapin, assessore all’ecologia, arredo urbano e qualità della vita, che avrebbe deciso a sua volta di dimettersi. Anche lui iscritto a Fratelli d’Italia.
Altavilla andrà ad elezioni a primavera. Il Consiglio Comunale ha vita ancora per poco più di sei mesi. Forse non ci saranno contraccolpi per il sindaco Carlo Dalla Pozza che dovrebbe riuscire ad arrivare a fine mandato. O forse si. Nel semestre potrebbe accadere di tutto perché non è garantito che la maggioranza abbia i numeri per stabilizzarsi.
Sicuramente sono stati 4 anni e mezzo agitati per Dalla Pozza che ha dovuto affrontare vari malesseri all’interno del suo gruppo. Si è subito dimessa Micaela Corà, senza nemmeno entrare in consiglio comunale. Successivamente hanno lasciato l’assessore Silvia Burò e il vice sindaco Claudio Catagini. Poi ancora Margherita Fusari. Infine Gianfranco Fin ha lasciato la maggioranza ed ha creato un suo gruppo.
“Una riflessione, seppur tardiva, il sindaco però dovrebbe farla” riflette ad alta voce Claudio Catagini, vicesindaco dimessosi un anno e mezzo fa.
“Se in 4 anni e mezzo c’è stato un valzer di assessori che si sono avvicendati, se 8 consiglieri di maggioranza si sono dimessi o sono passati all’opposizione, qualcosa deve pur essere successo in maggioranza. E chi guida una domanda se la deve porre”.
Spiega Catagini che se n’è andato perché “avevo bisogno di riflettere anche io. Guardare l’amministrazione con gli occhi del cittadino semplice ti dà una visione diversa delle cose. Anche il sindaco dovrebbe fare un esame di coscienza perché se le cose continuano a non andare per il verso giusto, probabilmente non è sempre colpa degli altri. Anche se in ritardo, un po ‘ di autocritica è sempre utile”.
Maurizio Scalabrin
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