
LR VICENZA. A LECCO SENZA RONALDO MA CON L’OBBIETTIVO DI NON PERDERE PIÙ TERRENO
In un campionato mediocre come quello 2024-2025 l’unico interesse è il testa-a-testa per il primato fra Padova e LR Vicenza, tuttora in corsa entrambe per
L’LR Vicenza non riesce a vincere la prima finale al Menti con la Carrarese e incamera solo un pareggio senza gol che, se lascia invariate le chance di entrambe le squadre sotto il profilo delle probabilità, genera invece qualche dubbio sulla attuale condizione dei biancorossi.
Nel corso del match è stato, infatti, abbastanza evidente il netto calo complessivo del Vicenza rispetto alla prestazione offerta in casa con l’Avellino. I giocatori vicentini hanno subìto quasi costantemente l’iniziativa dei toscani, lasciando loro la quota maggiore del possesso palla e passando la maggior parte del minutaggio rintanati nei propri sessanta metri.
Ci si è dovuti appoggiare, per uscire indenni, alla consolidata capacità difensiva della squadra, ma ciò è servito solo a non perdere una partita che, secondo il copione, il Lane avrebbe invece dovuto assolutamente vincere per mettere una caparra sul retour match.
La rosa corta sta diventando un serio problema per Vecchi e il difetto originario (per altro voluto dalla società che, nel calcio mercato di gennaio, non ha rinforzato l’organico) si è aggravato a causa di una serie di infortuni imprevista anche se non imprevedibile in una lunga stagione di cinquanta partite. E affrontarla con un numero limitato di giocatori è stato azzardato.
Vecchi è stato molto bravo ad ovviare alla penuria di attaccanti e di centrocampisti, almeno finchè i titolari sono stati disponibili, ma, quando ha dovuto innescare le rotazioni, miracoli non è più riuscito a farne perchè la qualità dei riservisti non è quella delle prime scelte e il Vicenza, per essere competitivo, ha bisogno di mandare in campo la migliore formazione, a maggior ragione in un tipo di torneo come i play off.
La situazione sanitaria è stata complicata da quella disciplinare, perchè le ammonizioni sono state numerose e hanno costretto tecnico e giocatori a prendersi le opportune cautele. Se è ammissibile che arrivino cartellini gialli per falli di gioco, non è ammissibile la espulsione del capitano Golemich per un fallo di reazione assolutamente inutile e ingenuo e, per di più, con il Vicenza in vantaggio.
La conseguenza è che, a Massa Carrara, Vecchi non potrà disporre di due giocatori squalificati (l’altro è Proia, che ha giocato due partite si è a fatto ammonire altrettante volte) e questo è un limite in più che si sarebbe potuto evitare.
Nella partita con la Carrarese, che è una buona squadra ma non è certo un top team, il Vicenza si è perso, ha smarrito il piglio e la consapevolezza della propria forza che la hanno issata fino alla finale. Assenze, stanchezza, pressione degli avversari, qualche scelta poco felice di Vecchi e, non ultimo, il precoce infortunio di Ronaldo (nella foto) hanno vistosamente lasciato il segno sulla prestazione dei biancorossi, graziati dalla Carrarese, incapace di concretizzare la massa di gioco costruita.
La situazione è complicata, inutile negarlo, e le soluzione sono ben poche. La prossima e ultima sfida è, solo guardando i numeri, difficile perchè la Carrarese in tutta la stagione (e, quindi, includendo campionato, play off e Coppa Italia) ha perso in casa solo 3 partite su 23. Se a questo dato statistico si aggiunge la condizione complessiva della squadra di Vecchi, il quadro non può essere ottimistico. Ci vorrebbe un miracolo e, nel calcio, può succedere.
GIANNI POGGI
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Diavolo? Bah.
Avete presente quanto ci hanno pressato Taranto ed Avellino ( decisamente di più) e cosa hanno portato a casa? Nulla.