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LR VICENZA. I TIFOSI CI SONO, LA SQUADRA NON ANCORA.

Curva Sud

Ci siamo, ormai. Fra due settimane e mezza comincia il campionato di Serie C e l’LR Vicenza celebra il debutto nel secondo campionato consecutivo in Terza Serie (il quarto nelle ultime sei stagioni sportive) sul proprio campo, dove ospita domenica 3 settembre l’Albino Leffe allenato da un ex importante, Giovanni Lopez, il capitano della squadra biancorossa che vinse la Coppa Italia nel 1997.
È pronta l’edizione 2023-2024 del Vicenza? No, ancora non lo è e nemmeno si è visto in campo quello che dovrebbe essere l’undici titolare. Le cause sono essenzialmente due: il calciomercato e la preparazione. Né la campagna acquisti né quella cessioni sono ancora finite (il termine della sessione estiva delle liste di trasferimento scade il 1° settembre) e la rosa biancorossa lamenta, da un lato, sovrabbondanza di giocatori contrattualizzati e, dall’altro, carenze soprattutto nelle seconde linee. La prima condiziona le seconde perché il Regolamento pone un limite inderogabile di tesserati in lista e il budget non consente di stipendiare i giocatori che non vi rientrano. Per completare i ranghi, dunque, è prima necessario sfoltirli. Il tempo per rimediare c’è ancora ma si sta esaurendo. È plausibile aspettarsi un finale pirotecnico di calciomercato con tutti i rischi del caso, ovviamente.
L’altra causa della attuale incompletezza della nuova squadra è nella preparazione. L’allenatore Diana ha più volte ribadito che è calibrata sull’inizio di campionato e che tutto quello che precede non conta nulla. Prima considerazione: in un mese di preparazione, i biancorossi si sono misurati solo con una squadra professionistica nel turno preliminare della Coppa Italia Frecciarossa (Feralpisalò-LR Vicenza 2-1) e, in tutte le altre amichevoli, ha avuto come avversarie squadre di dilettanti, alcune vere e proprie sparring partner. Il valore del Lane, quindi, è indecifrabile in base a queste partite precampionato.
Seconda considerazione: la vasta rosa a disposizione del tecnico è sempre stata penalizzata da infortuni, affaticamenti e perfino da un micidiale quanto misterioso virus intestinale, per cui Diana è sempre stato costretto a mandare in campo formazioni diverse e sicuramente mai quella ipoteticamente titolare con le forze attuali. Davvero, al momento, ben pochi sono i giocatori sicuri della maglia di titolare e, del resto, lo stesso allenatore sembra indeciso sul modulo (e sui relativi interpreti) perché sembra più indirizzato a un 3-4-2-1 che al 3-5-2 inizialmente presentato come scelta prioritaria. A ciò potrebbe essere indotto dal pacchetto di effettivi a disposizione per la prima linea, che presenta un maggior numero di mezzali/mezzepunte (che potrebbe essere complicato cedere in tempo) piuttosto che di attaccanti veri e propri.
Nella formazione-tipo c’è, quindi, qualche maggior certezza per la difesa e per gli esterni di centrocampo, mentre in questo reparto sembra sia ancora da decifrare la formula con due mediani e un play maker o con solo una coppia di centrali. Ovviamente certo è il ruolo di centravanti titolare per Ferrari, ma farà reparto con un’altra punta o avrà alle spalle due mezzali offensive?
Le prossime due settimane saranno decisive per sciogliere tutti i nodi e capire finalmente sia come giocherà il nuovo Vicenza sia quali saranno i biancorossi protagonisti in campionato.
Ci sarà anche stavolta almeno mezzo stadio pieno (visto che gli abbonamenti venduti sono più di 5.700) e il consueto supporto “a prescindere”, ormai tipico della piazza.

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