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“CARTA DI SCARPA” IL PRIMO NEGOZIO DI OTTICA A MONTECCHIO MAGGIORE

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La bottega storica di Corso Matteotti “Carta di Scarpa”, che i Montecchiani conoscono perché lì in tanti si son fatti fare gli occhiali da vista, è stata aperta nel 1956 da Antonio Scarpa.
La figlia Stefania, l’attuale titolare, racconta: “Allora l’abbinata classica era gioielleria e ottica e mio padre, figlio d’arte, da Chioggia, si trasferì a Vicenza per gestire il Centro Ottico Artigianale. Quindi si trasferì a Montecchio Maggiore con mia madre e aprì questo negozio. Per la verità l’ottica era lei, mio padre seguiva la gioielleria. Poi nel ‘74 fu vittima di un furto, messo a segno dalla Mala del Brenta di Maniero, e così decise di lasciare i gioielli e fece dell’ottica il suo lavoro. Per la cronaca il suo collaboratore di negozio, Bruno Pangallo, prese la gioielleria, mentre mio padre aprì questa sede con al piano superiore i laboratori.”
Il nome di questo negozio, conosciutissimo non solo a Montecchio, ma anche in provincia e nel Veronese, indica la moglie, che di cognome faceva Carta, associata al marito Scarpa. Un’idea che testimonia il valore della famiglia, una famiglia che ha percorso le strade dell’innovazione in fatto di lenti e di occhiali.

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Antonio Scarpa

“Mio padre fu il primo a produrre e a vendere lenti a contatto e per questo avevamo clienti da tutta la provincia. Aveva un laboratorio attrezzato e all’avanguardia che gli permetteva di montare immediatamente le lenti indicate dall’oculista al modello scelto. Era un modo per andare incontro ai suoi clienti, ma era anche una dimostrazione di preparazione e abilità oltre che di strumentazione all’altezza delle richieste. E infatti il laboratorio dispone di macchinari che pochi centri ottici hanno. Oggi si preferisce rivolgersi ai grandi laboratori che eseguono la montatura. Noi personalizziamo il prodotto finale, accompagniamo il cliente, lo aiutiamo a scegliere, ma anche, e soprattutto, ad usare lenti e occhiali, perché vedere bene è di fondamentale importanza.”
Lo attesta una cliente che entra in negozio per ritirare i suoi occhiali progressivi. “Noi siamo del Veronese, ma siamo clienti affezionati. Mia sorella ha preso qui le sue prime lenti a contatto e non ha mai smesso di venire a Montecchio per comprarle”.

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Certo, i clienti sono molto cambiati e sono anche aumentati di numero. “La vita frenetica che conduciamo, l’uso di smartphone e computer, l’essere immersi nelle luce led comporta molti problemi alla vista. Registriamo infatti un abbassamento dell’età di chi ha bisogno dell’intervento alle cataratte, ma tanti altri disturbi dovuti all’esposizione alla luce blu. Qui si possono fare i controlli più semplici e consigliare l’occhiale più adatto. Si va dai classici monofocali per miopia, ipermetropia e presbiopia, ai progressivi, ma vendiamo occhiali specifici per la guida notturna e soprattutto quelli per il blu block, ovvero le lenti che proteggono dagli effetti dell’esposizione alle nuove sorgenti luminose come computer, telefonini, tablet, tv.

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Per esami più approfonditi, Stefania affida i clienti a due medici che operano in uno studio affiancato al laboratorio. “In negozio accogliamo le richieste di visite oculistiche che poi smistiamo ai dottori Lora e Bernardi, a noi associati”.
Ma in negozio si viene anche per comprare gli occhiali da sole, oramai elemento imprescindibile di un look ricercato e alla moda. L’occhiale da sole è accessorio per l’abbigliamento di uomini e donne, ma anche i più giovani sembrano ricercare quegli occhiali e quelle lenti che fanno moda. E in effetti in bella mostra su un bancone del negozio si notano speciali lenti che cambiano colorazione a seconda della luce e che fanno molto fashion. Ma l’occhiale da sole è anche un rifugio dell’anima, una protezione dietro alla quale si nascondono preoccupazione, tristezza, dolore… o più semplicemente i segni della stanchezza.

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I primi occhiali confezionati da Antonio Scarpa
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“Quando sono stanca, e i miei occhi lo dimostrano, indosso i miei occhiali speciali, quelli con i brillantini che richiamano l’attenzione degli altri e distolgono dalle occhiaie.”
Son passati i tempi degli “occhi ridenti e fuggitivi” o dello “sguardo pieno d’amore”. Oggi gli occhi sono per lo più nascosti da montature di grande effetto che sembra appassionino anche i più piccoli. Non solo! L’occhiale può diventare uno splendido regalo per la festa di San Valentino, come attesta l’allestimento della vetrina.

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All’interno del negozio, invece, si possono valutare le proposte delle più importanti case di moda. Lo stilista propone la forma, che varia a seconda del momento. Chi gestisce un negozio di ottica consiglia il modello considerando la fisionomia del viso. Indica il materiale più adatto.

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Ma la peculiarità del negozio Carta di Scarpa è sicuramente il laboratorio annesso. Qui Stefania, che si interessa di occhiali fin dall’età di 10 anni, e che ha studiato per fare l’ottica, taglia le lenti per adattarle alla montatura scelta dal cliente. Dispone infatti di una molatrice all’avanguardia e questo sulla scia del padre che ha sempre cercato di migliorarsi, di studiare nuove tecniche. “Mio padre era un vero genio delle lenti. Non si fermava mai, aveva una mentalità molto giovane ed aperta al nuovo. Soprattutto amava il suo lavoro e il negozio”.
Un artigiano delle lenti che non aveva paura di sperimentare e quindi di evolversi. Che ha trovato sulla sua strada una donna altrettanto capace e insieme hanno trasmesso la passione alla figlia Stefania. Questa l’essenza dell’ottica di Corso Matteotti a Montecchio. Una bottega che racconta una storia di competenza, di attenzione alle esigenze dell’utenza, ma soprattutto di ricerca del benessere delle persone.
In negozio anche il figlio di Stefania, Massimo, ancora incerto se continuare sulla strada della mamma. “Ma intanto sono qua e do una mano!”

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