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HANNO PORTATO LA TV NELLE CASE DI ALTE: UNA VERA ISTITUZIONE L’IMPRESA DI LUIGI QUAGGIOTTO E FIGLI

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Gian Luigi Quaggiotto, classe 1940, arriva ad Alte nel 1964. Lui è di Camisano dove lavora come antennista installatore. Segue il suo titolare Claudio Bisello nella nascente città industriale e lavora per chi diventerà poi un suo grande amico, Arturo Bozzetti. Proprio grazie a lui si rende conto che si tratta di una realtà in crescita, dove è possibile avviare una propria attività, anche perché è specialista nella riparazione di radio e televisori. Fa il grande salto. Lascia il negozio di Camisano, si trasferisce per tutta la settimana ad Alte, trova alloggio in una pensioncina e, quando vede che l’impresa è avviata, fa arrivare anche la moglie. L’avventura è iniziata: a lui il merito di aver portato la RAI nelle case di tanti, al punto che, quando arriva la seconda rete, la gente di Alte lo chiama Secondo proprio perché procura la visione del nuovo canale nazionale.

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Il negozio anni fa

La moglie racconta: ”Noi abbiamo fatto il giro della Piazza. Siamo partiti da un negozio vicino alla gelateria Svizzera, poi siamo andati in via Da Vinci e infine siamo arrivati qui in via Volta”.
Lei, una bella signora elegante sempre, ha lavorato al fianco del marito e ancora oggi segue quotidianamente il figlio Mirco che ha sostituito il padre. ”Mio padre ha pensato bene di far studiare noi figli nel settore perché potessimo continuare la attività di famiglia. Io ho frequentato l’istituto Rossi, mio fratello Nicola il Lampertico. Abbiamo lavorato insieme al papà nella riparazione, ma anche nell’installazione. Attualmente operiamo separatamente, mio fratello nell’installazione, io nella riparazione e nella gestione delle vendite. E’ stato necessario operare questi cambiamenti perché il mondo della televisione è cambiato in fretta. L’era digitale ha modificato le richieste del mercato e bisognava adeguarsi, essere pronti a tutte le richieste ma soprattutto ad offrire le novità in fatto di TV, telefonia e rete WIFI”.
La bottega, che compie sessant’anni, è forse l’attività che più ha visto cambiare le cose. Dal Bruno, in gergo il mondo dei televisori, al Bianco, quello degli elettrodomestici.

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Il figlio ricorda “Mio padre prendeva i televisori che poi rivendeva. Cercava di rispondere alle richieste delle famiglie che però non sempre chiudevano i pagamenti e le ditte fornitrici non andavano per il sottile e venivano a riprendersi le tv che ci avevano dato in conto vendita. Così è capitato che abbiamo avuto gli scaffali vuoti, ma siamo stati aiutati da amici che ci hanno permesso di ripartire. Nel ‘96 la svolta con il passaggio alla vendita di elettrodomestici, frigoriferi, piani cottura, lavatrici, asciugatrici ma anche impianti stereo”.
Oggi sono affiliati Expert. Accolgono le richieste dei clienti, installano e naturalmente continuano a riparare e in più si sono specializzati nella trasposizione in digitale delle riprese fatte con le prime videocamere, quando ancora il telefonino era solo telefono. Qualche modello di vecchio impianto stereo è ancora in bella mostra, ma è prodotto vintage, solo per appassionati. Ormai reggono solo i CD per computer. Per il resto tutto digitale con la cassa che riproduce musica dal telefonino, ad alto livello qualitativo.
Un mondo molto lontano da quello del giovane Luigi che ricorda la fatica nell’installare sui tetti e poi il suo laboratorio di riparazione, dove ancora passa il suo tempo.

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Ma ricorda con piacere quando la sera andava a giocare alle carte al bar Ceccato con gli amici di sempre. Lui vecchio alpino, che non manca mai alle adunate e alle celebrazioni ufficiali, sta attendendo la prossima adunata nazionale di Vicenza.

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La moglie che gli è sempre accanto sorride, ma intanto ricorda, e con non poco rimpianto, di quando viale Stazione era meglio del Corso di Vicenza: ”La mia mamma veniva a trovarmi e mi chiedeva di andare a fare una passeggiata in centro. Per lei il nostro Viale Stazione con i suoi negozi era bellissimo. Oggi quei negozi non ci sono più, tutto è cambiato!”
Non è cambiata lei che rivela: “Per me è sempre stato importante sentirmi a posto ed elegante, soprattutto in negozio dove si ha a che fare con le persone”.
In effetti il negozio non è solo un esercizio commerciale, è un luogo di incontro, dove appassionati di elettronica, trovano ciò di cui hanno bisogno. Dove si può comprare il piccolo elettrodomestico o la novità della pentola per la cottura a bassa temperatura. Ci si scambia pareri, si ascoltano le esigenze del cliente: ”E’ sempre stata la nostra filosofia, essere accoglienti e disponibili, ascoltare le richieste e cercare di esaudirle. La clientela è un po’ cambiata: entrano in negozio anche molti stranieri per il telefonino, la rete Wifi, ma anche per l’acquisto di elettrodomestici. Nessun problema per noi, ci si adegua alle richieste di un mercato che cambia.

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Non abbiamo avuto problemi con l’affermarsi dei centri commerciali, anzi ci sono realtà attualmente in crisi, mentre noi manteniamo la nostra clientela, magari con qualche aggiustamento, specie nell’ambito della telefonia, un settore che evolve rapidamente, ma con pochi margini di profitto per cui abbiamo dovuto rinunciare a chi seguiva la vendita di questi prodotti. Attualmente lo faccio io”.

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In bella mostra in negozio l’ultimo modello di TV smart, e tante promozioni per la connessione internet a casa, ma anche stufette elettriche e spremiagrumi professionali, un’offerta varia ed interessante in una bottega che non ha l’ampiezza dei grandi centri specializzati nella vendita di elettrodomestici, ma offre consulenza immediata e personalizzata. La gentilezza e il sorriso sono la prima regola per Mirco, che ha fatto proprio l’esempio dei genitori dai quali ha imparato che il cliente va sempre assecondato, aiutato, indirizzato ma soprattutto accolto.

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