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NIENTE DI NUOVO SOTTO QUESTO CIELO 

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Un tempo gli imperatori organizzavano giochi e spettacoli per conquistare il popolo, distribuivano grano e ottenevano una pace sociale che permetteva loro di rafforzare il potere. Si trattava di concessioni che servivano anche a distrarre dai problemi reali, a far dimenticare. Oggi altre sono le strategie attuabili mentre resta comunque fermo quello che scriveva Machiavelli: il popolo va gestito. Se ha bisogno di pane lo si dà. Se vuole meno tasse si accenna ad un taglio del cuneo fiscale. Se poi l’ inflazione se lo mangerà tutto non importa, tanto non capiscono!
Certo, ai tempi dei social media, le strategie di distrazione di massa sono molto diversificate. Facebook e il nuovo X lo dimostrano. Sono grandi piazze che aiutano i nostri governanti a suscitare attenzione, consenso, ma soprattutto distrazione. Ogni occasione diventa utile per portare la discussione lontano dai temi scottanti anche a rischio di contraddizioni palesi… che la gente comunque non coglierà. 
È il caso dello spot Esselunga. La bimba, che al supermercato guarda le belle pesche che la mamma sta comprando, si immagina pensi al suo papà e infatti gliene porterà  una.  Subito si è parlato di uno spot che richiama la triste condizione dei bimbi di genitori separati. Chi invece segnala che la pubblicità sia sulla scia della casetta del Mulino Bianco, aggiornata ai tempi. Sia quel che sia, l’ azienda studia i modi migliori per condizionare i consumi. 
Il nostro governo, entrato nella polemica, invece ne approfitta per sviare l’attenzione dalle difficoltà che sta vivendo. Si parli d’altro così non s’accorgono che comprare pesche,oggi, non è per tutti. 
Bisognerebbe anche ricordare, a chi ha definito lo spot toccante, che in esso non c’è nulla dell’idea di famiglia coerente con gli slogan tanto cari, in primis “Dio Patria e Famiglia”!
Sicuramente si svierà lo sguardo e si farà finta di niente. D’altra parte cosa ci si può aspettare da chi è contro le unioni di fatto, ma non è sposato o è pluriseparato? Purtroppo, come ci racconta Orwell nella sua Fattoria degli animali, c’è sempre, anche nelle migliori organizzazioni sociali, chi “può di più perché è meglio degli altri”… almeno finché il gruppo non si accorge dell’inganno.

Rosanna Frizzo

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