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IDEA VICENZA. SULLE MENSE IL COMUNE HA FATTO UN ERRORE DI GESTIONE POLITICA E SOCIALE

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Comunicato stampa di Idea Vicenza

La prolungata calura agostana in salsa vicentina si caratterizza per un improduttivo confronto sullo Jus Scholae e per un serrato confronto tra giovani genitori alle prese con il repentino aumento dei costi pasto deciso con un blitz agli inizi del mese di agosto dalla Giunta del sindaco Possamai.
Preliminarmente non ci si può sottrarre dall’esprimere una considerazione sul metodo, frutto della
presunzione di una Giunta in buona parte composta da giovani privi di esperienza e di umiltà, ma che si
atteggiano a grandi statisti. Buon senso avrebbe consigliato un preliminare e non successivo confronto con chi deve subire l’aumento dei costi, ovvero le famiglie, ma il sindaco Possamai, molto bravo a predicare, ma altrettanto molto poco avvezzo a raccogliere e concretizzare, ci ha ormai abituato a questo modus operandi, confermandosi un vero e proprio ossimoro della politichetta locale.
Nel merito, una risposta che sembra non lasciare spazio a difesa, l’hanno invece data i genitori che, esempio da imitare, non si sono limitati a protestare senza costrutto, ma hanno formulato una serie di eccezioni di natura giuridica che, se fondate, confermano il pressapochismo di questa amministrazione.
I genitori contestano la tempistica in quanto l’aumento delle tariffe delle mense doveva avvenire entro il 15 marzo 2024 (termine approvazione bilancio di previsione 2024-2026) e non il 2 agosto, oltre il termine di “salvaguardia” per gli equilibri di bilancio fissato al 31 luglio, prorogando così al 1gennaio 2025 una eventuale applicabilità degli aumenti, supportando delle considerazioni, con una serie di fondati richiami sia alla legislazione che alla giurisprudenza.
L’incontro recente tra assessore e dirigenti prima, e genitori dopo, ha il tenore di un maldestro non riuscito tentativo di tamponare un chiaro errore di gestione politica e sociale, giustificando con una serie di superficiali dati economici questo inatteso, quanto penalizzante, provvedimento amministrativo.
Il tutto si poteva evitare, o quanto meno mitigare, con una più oculata gestione dell’assestamento di bilancio e con un preliminare confronto con le famiglie.
Purtroppo, la tanto sbandierata democrazia partecipata di questa amministrazione si è infranta sul muro di contradditorie e volute scelte politiche che dallo slogan elettorale “scuole gratis” si concretizzano in
consistenti aumenti dei costi pasto.
Il passo è stato breve e si preannuncia per questo e altri temi un …autunno caldo non solo sotto il profilo delle temperature!

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gigi
gigi
4 mesi fa

Ma questa amministrazione non è quella recentemente eletta e che doveva aiutare le famiglie?
In questo caso gli raddoppia i costi della mensa scolastica……..
APPOSTO

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