
CENTENARIO MONTECCHIO CALCIO. FRANCO AGOSTI PROTAGONISTA NEGLI ANNI SETTANTA.
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Xylem è un’azienda leader del settore delle tecnologie legate all’acqua. Opera in tutto il mondo ed è in grado di fornire soluzioni tecnologiche innovative che abbracciano l’intero ciclo dell’acqua, con un contributo importante al risparmio energetico, alla riduzione del consumo idrico alla salvaguardia dell’ambiente.
L’importanza dell’azienda si riflette tutta nella sua sede in via Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore, un edificio progettato da Renzo Piano, il cui stile si coglie nell’open space, un fronte vetrato di 150metri, costruito davanti all’edificio produttivo. Un onore per la città di Montecchio, un esempio di architettura industriale all’avanguardia.
Ma la Xylem è all’avanguardia anche nel rapporto che ha instaurato con il territorio. Si rivolge alla città con progetti di sensibilizzazione alle tematiche dell’ambiente, specie nella giornata dedicata alla terra o mette in campo politiche aziendali sensibili al tema della famiglia e della parità di genere. In questo contesto esemplare anche il suo rapporto con il mondo della scuola, in particolare per quanto riguarda i progetti di stage aziendali o percorsi di PCTO.
La dott.ssa Melissa Sanvido, HR Business Partner, segue anche i progetti che hanno a che fare con la scuola, l’università e la ricerca.
“L’azienda è attenta alle richieste del mondo della scuola e per questo è sempre disponibile ad accogliere i docenti con le loro classi per una visita guidata, ma anche per sperimentare, sotto la guida dei nostri tecnici, le caratteristiche dei nostri prodotti, in particolare le pompe idrauliche.”
È però nei progetti PCTO, ex Alternanza Scuola Lavoro, che la Xylem mostra tutto il suo impegno a rendere solida la collaborazione con il tessuto sociale.
“Abbiamo sottoscritto convenzioni con gli Istituti superiori dell’ovest vicentino, ma abbiamo anche studenti provenienti dall’Istituto Rossi o Lampertico di Vicenza. Abbiamo messo in piedi un’organizzazione molto dinamica, ben rodata, attenta innanzi tutto alla sicurezza degli stagisti. Nessun studente va in produzione, ma impara a conoscere le dinamiche produttive ed organizzative con il supporto del tutor interno con il quale effettua, fin dal primo giorno, una visita guidata completa dell’azienda affinché comprenda il suo reale funzionamento. Poi, a seconda degli indirizzi di studio, gli studenti opereranno, sempre guidati, negli uffici amministrativi o tecnici.”
Come trovate questi ragazzi?
“Hanno effettivamente bisogno di essere formati in entrata, cioè di capire quale sia la natura dell’azienda e, con il supporto dei nostri responsabili, approfondire tutte le funzioni aziendali di cui, un’organizzazione complessa come Xylem, è composta. Grazie a queste attività propedeutiche si inseriscono lentamente e arrivano ad acquisire una qualche autonomia operativa, imparano tecniche e tempistiche. Il tutto poi diventa oggetto di valutazione sia con lo studente che con i docenti.”
Diversa la situazione per gli stage previsti per gli ITS, quei percorsi post diploma che, alternando ore di lezione in classe a ore di stage in azienda, vanno a formare un tecnico specializzato in Meccanica Meccatronica o informatica.
“Accogliamo anche questo tipo di stagisti, ma anche studenti universitari che vengono a realizzare la loro tesi in azienda con progetti di ricerca più specifici. Queste iniziative creano un rapporto molto stretto con il mondo universitario e offrono l’opportunità di sbocchi lavorativi immediati: molti stagisti sono oggi nostri colleghi.”
E veniamo al progetto di collaborazione avviato con l’Associazione Storia di Impresa. Come è nato?
“La collaborazione con un centro specializzato per la storia di impresa è stata una richiesta arrivata dalle rappresentanze sindacali alla Direzione, le quali chiedevano di poter supportare con un contributo annuale già previsto aziendalmente dal nostro Contratto Collettivo di Secondo livello, proprio l’associazione Imprese Storiche. L’azienda ha positivamente accolto questa iniziativa e poi abbiamo allargato il nostro coinvolgimento al progetto dell’Associazione in questione e dell’ l’IIS Ceccato e quindi sostenuto alcuni studenti informatici con il compito di recuperare e catalogare materiale utile per realizzare un museo virtuale della storia di impresa. Anche per loro il Factory Tour, l’orientamento aziendale e quindi l’allestimento di un loro ufficio munito di tutto ciò che può servire. Ora stanno progettando un sito al quale potranno accedere tutti coloro che sono interessati alla storia di impresa.”
Questo lavoro avrebbe potuto essere eseguito a scuola, ma l’azienda si è offerta con i suoi spazi e soprattutto con la sua organizzazione a partire dal badge e dal sevizio mensa. Cinque settimane di lavoro vero con un continuo feedback con la scuola, che manda i docenti tutor a verificare l’andamento dell’iniziativa.
Nel nostro territorio altre aziende accolgono gli studenti, seguendo le indicazioni ministeriali e, come si può cogliere dalla testimonianza della dott.ssa Sanvido, tutto questo rappresenta un vero impegno per l’azienda che deve modificare temporaneamente la sua organizzazione quotidiana. Ma lo si fa con entusiasmo ed impegno perché forse più in azienda che a scuola è chiaro il valore orientativo dell’esperienza: per capire quale sarà il futuro lavorativo, lo studente deve essere posto nella condizione di sperimentare la vita fuori dai libri di testo e dai laboratori scolastici.
Rosanna Frizzo
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