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Un museo per la storia di impresa

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AIS, la sigla non indica un particolare tipo di Intelligenza artificiale, ma un’associazione culturale montecchiana che intende dare spazio alla storia di impresa, più precisamente delle imprese del territorio castellano.

Il fautore e fondatore è Pierangelo Carretta, volto noto a Montecchio Maggiore, non fosse altro per i suoi trascorsi sportivi e per l’impegno politico in consiglio comunale.

“L’idea della associazione è nata ai tempi dei miei studi. Frequentavo il serale al Rossi, erano anni di grande fatica, il lavoro di giorno, lo studio di sera, ma mi appassionai a quello che imparavo e soprattutto cominciai ad interessarmi delle vicende delle aziende. Quando erano nate, come si erano evolute. Mi studiavo i loro prodotti attraverso i depliant, analizzavo i macchinari utilizzati. Ma determinanti furono gli otto mesi alla fabbrica Boschetti, quella delle marmellate. Ero affascinato dai suoi prodotti, da come si erano differenziati nel tempo. Purtroppo chiuse e passai alla Novar di Valdagno che acquisì la Langaro Fresatrici e in quell’occasione ebbi modo di vedere progetti, disegni tecnici della azienda in liquidazione che sarebbero andati perduti e non era giusto perché erano la storia di quell’azienda, dietro a quei fogli c’erano le storie di disegnatori, tecnici, uomini che avevano creduto in un progetto. E così l’idea di raccogliere materiale e tutto ciò che può contribuire a scrivere la storia di un’azienda.”

Conservare la memoria tecnica di un tessuto produttivo che nel tempo ha visto affermarsi aziende di portata internazionale, divenute tali grazie allo studio e alla fatica di imprenditori e lavoratori: questo l’obiettivo della Associazione Imprese Storiche, illustrato dalla vice presidente Michela Meggiolaro: “Poco prima del Covid raccolsi l’idea di Pierangelo di creare un’associazione civica con lo scopo di non disperdere la memoria storica del lavoro. Da allora ci incontriamo ogni primo lunedì del mese. Del gruppo di appassionati fanno parte storici del settore, imprenditori, operai per valutare montagne di materiale, reperti fisici, ma anche esperienze che costituiscono il materiale umano, raccolto in interviste mirate a chi ha fatto la storia di un’ impresa. Un gran lavoro che dovrebbe costituire le basi per la creazione di un museo dell’impresa a Montecchio Maggiore.”

Attualmente l’Associazione si interessa di quattro aziende, la Ceccato Compressori, la Fiamm, la Gamm e la Xylem. Continua la vicepresidente: “L’enorme mole di materiale selezionato deve trovare collocazione, deve diventare patrimonio della comunità e allora ecco l’idea di cercare la collaborazione della scuola superiore della città, in particolare degli studenti dell’indirizzo informatico. Dopo le restrizioni dovute alla pandemia, si è riusciti a firmare una convenzione con l’istituto: alcuni studenti lavoreranno durante l’estate per l’Associazione, ma non a scuola. Attualmente sono accolti in un ufficio messo a disposizione dalla Xylem, come se fossero stagisti della stessa. Entro la fine delle quattro settimane di stage, sotto la guida di tutor aziendali e scolastici, dovranno realizzare un sito che rimandi ad un archivio storico messo a disposizione della città e delle aziende.”

Per Michela, come per Pierangelo, è fondamentale recuperare la memoria per capire chi siamo, da dove veniamo, ma soprattutto per dare giusto valore al lavoro e, attraverso la sua storia, valorizzare la storia più ampia della città. E non solo! Conservare il grande patrimonio di idee, progetti, tecniche delle aziende del territorio per comprendere e valorizzare le enormi potenzialità produttive del presente.

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Pierangelo Carretta

Appassionato di meccanica, ma anche di sport, molto attivo nella vita sociale e politica di Montecchio.

Da molti anni siede sui banchi dell’opposizione in Consiglio Comunale. Crede nell’impegno civico di ciascuno e nella condivisione di idee ed esperienze. Sua l’idea della Associazione Civica Imprese Storiche, sua l’idea di aprire al mondo della scuola. “Ho trovato immediata disponibilità da parte della Dirigente del Ceccato, Antonella Sperotto, ma fondamentale è stato il supporto della Xylem, da anni coinvolta in progetti di alternanza scuola lavoro che non solo ha garantito spazi e i mezzi, ma anche copertura assicurativa per gli studenti attualmente impegnati.

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Michela Meggiolaro

Laurea magistrale in economia e gestione dell’arte e delle attività culturali, attualmente operatrice museale delle Gallerie d’Italia Vicenza presso il palazzo Leoni Montanari, dove si occupa di progettazione e percorsi didattici.

Racconta: ”Sono molto interessata alla comunicazione e in particolare alla sua progettazione: cercare i percorsi, le azioni che la rendano efficace, ma anche valorizzare le potenzialità dell’altro”. Da cinque anni segue, per conto della Piccionaia di Vicenza il concorso Emoticon, rivolto a disegnatori under 35 che devono dare immagine ad un tema. Quest’anno il bando proponeva l’“Atlante dei desideri”. I lavori premiati accompagneranno l’intera campagna di comunicazione della Piccionaia.

Si è candidata alle elezioni comunali di Vicenza a sostegno della squadra di Possamai, ma il suo cuore resta sempre ad Alte Ceccato: ”Sono fiera di esservi nata e cresciuta perché è una realtà viva, dinamica, in evoluzione continua.”

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