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GUIDOLIN (M5S): IL RIFIUTO DEL PROGETTO DI LEGGE FINE VITA È PERDITA DI OPPORTUNITÀ PER LA LIBERTÀ E LA CIVILTÀ IN VENETO

Guidolin

Comunicato stampa della sen. Barbara Guidolin del Movimento5Stelle

Nel Consiglio regionale del Veneto, il centro destra ha respinto il Progetto di Legge di iniziativa popolare promosso dall’Associazione Coscioni, privando così la regione – dichiara la sen. Barbara Guidolin del M5S – dell’opportunità di essere la prima ad adottare una legge avanzata di libertà e civiltà. La mancata approvazione dimostra una rinuncia dell’impegno a garantire la libertà di scelta per le persone gravemente malate, condannandole a una privazione di autonomia nella gestione della propria vita fino alla fine.
La politica ha il compito di tutelare la libertà di scelta, evitando interventi ideologici che possano condizionare la volontà individuale. Tuttavia, la destra veneta, incluso il ramo della Lega di Zaia, – prosegue la sen. Guidolin – si è rifugiata dietro l’alibi del finto timore, rifiutandosi di fare una scelta civile e di promuovere la libertà democratica.
Il caso emblematico di Stefano Gheller, un cinquantenne affetto da una rara forma di distrofia muscolare, evidenzia l’importanza di garantire il diritto di scelta. L’Azienda Ulss 7 Pedemontana aveva precedentemente acconsentito alla fornitura di strumentazione e medicinali per il fine vita, rispettando la richiesta di Gheller. Questo episodio – aggiunge la senatrice veneta pentastellata – dimostra il supporto diffuso al progetto di legge regionale per il suicidio assistito, sostenuto da migliaia di firme raccolte dall’Associazione Luca Coscioni.
La Giunta di Zaia ha, purtroppo, mancato l’opportunità di compiere una scelta democratica e di adattarsi alle evoluzioni della sanità contemporanea. Nonostante questo rifiuto, continueremo a impegnarci affinché il Consiglio regionale del Veneto possa esprimersi sulla questione. La faziosità della Giunta di Zaia è preoccupante e speriamo che non sia un preludio a un potenziale rifiuto su scala nazionale del diritto al fine vita.
Le minacce di vendetta provenienti da politici e simpatizzanti del centro destra, con richiami alle elezioni future, non solo sollevano preoccupazioni etiche, ma rappresentano una minaccia politica e un attacco alla libertà stessa.
Caro Zaia, – conclude Guidolin – non è solo un problema etico; è una pura minaccia alla libertà che non può essere ignorata.

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