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ULLS 8 BERICA. LA FONDAZIONE SAN BORTOLO DONA UNA STRUMENTAZIONE DA 100.000 EURO AL REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA NEONATALE

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Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza dispone ora di un sistema di monitoraggio rinnovato e più potente del valore di oltre 100 mila euro. In dettaglio, la strumentazione aggiunta consta di cinque monitor multi parametrici, della centrale di monitoraggio per la TIN e di due monitor carrellati per la family room.
La dotazione di nuove apparecchiature è stata possibile grazie ad una donazione della Fondazione San Bortolo ed al sostegno di privati.
L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa (nella foto di Gianni Poggi), che si è tenuta nella Sala Grande della Direzione dell’ULSS 8 Berica con la partecipazione del neo direttore generale Patrizia Simionato, del dott. Massimo Bellettato, direttore di Pediatria, della dott.ssa Stefania Vedovato, responsabile della Terapia Intensiva, e di Franco Scanagatta, presidente della Fondazione San Bortolo.
I cinque nuovi monitor ora in uso nel Reparto sono multi parametrici e la centrale di monitoraggio per la TIN consente di migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza dei neonati, grazie ad una tecnologia all’avanguardia, non più riservata solo ai neonati più gravi ma a tutti quelli ricoverati in reparto.
Di due monitor, poi, è ora attrezzata la family room, ambiente pensato sia per le cure palliative neonatali, sia come risorsa per riunire madre e neonato dopo il distacco necessario durante il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale e prima del rientro a casa.
Il presidente Scanagatta ha spiegato che “i monitor delle culle del reparto erano dieci, c’era bisogno di aggiungerne cinque, ma soprattutto di centralizzare il controllo di tutti i quindici monitor in una consolle che non c’era. Il monitoraggio era affidato all’accesso fisico del personale su ogni culla. Completare l’allestimento della terapia neonatale con un deciso miglioramento della qualità assistenziale è stato per noi da subito un imperativo”.
La Terapia Intensiva Neonatale del San Bortolo assiste ogni anno oltre 300 pazienti, tra i quali circa 60 neonati pre-termine di peso alla nascita inferiore a 1,5 kg. A questi si aggiungono ogni anno ulteriori 250 ricoveri di bambini nati a termine affetti da patologia respiratoria, infettiva, addominale, cerebrale o malformativa, che richiede un intervento chirurgico. Il tutto con una dotazione di 8 posti letto di Terapia Intensiva Neonatale e 12 posti letto di Neonatologia, oltre a una stanza di isolamento e alla family room.
Lo staff è composto da 14 medici, 5 specializzandi della scuola di pediatria dell’Università di Padova, 30 infermieri, 5 Oss, 1 ostetrica e 1 psicologa.
Il costo della strumentazione di monitoraggio è stato sostenuto da Fondazione San Bortolo grazie ai contributi di Inglesina Baby, Zamperla Amusement Group, Banca Generali, Maglificio Mile, Eurocasting, e Fitt.
GIANNI POGGI

Nelle videointerviste di Gianni Poggi le dichiarazioni della dott.ssa Stefania Vedovato, responsabile della Terapia Intensiva, e di Franco Scanagatta, presidente della Fondazione San Bortolo.

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