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TPL. I RINCARI DI BIGLIETTI E ABBONAMENTI DI SVT METTONO IN DIFFICOLTÀ I CITTADINI

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Il costo dei biglietti per i mezzi pubblici è drasticamente aumentato. Un biglietto urbano arriva a costare 1.70 euro nelle rivendite e quasi il doppio (3 euro) se acquistato sul bus. E i cittadini che vedono questo rincaro si lamentano.
Si fa sempre più necessaria e sentita una politica di contenimento dei costi. Il bus non è più un mezzo conveniente per un cittadino comune. Bisogna considerare che chi usa i mezzi pubblici è, per la maggior parte, una persona del ceto medio.
L’aumento delle tariffe non tiene conto, poi, di una tematica importante per la città: l’inquinamento. I cittadini, già sofferenti a causa del carovita, per muoversi tenderanno a scegliere i mezzi più convenienti per loro e per il loro portafoglio. Di conseguenza, se le persone hanno la possibilità di spostarsi in altri modi non sceglieranno di certo il bus, ma piuttosto l’auto perché risulta più economica.
Ma l’auto non è certo un mezzo sostenibile e il maggior utilizzo di mezzi privati porterà ad un aumento dell’inquinamento. La qualità dell’aria e il livello acustico del traffico sono minacciati, e, ancora una volta, l’ecosistema passa in secondo piano rispetto alle decisioni prese da enti e servizi.
Le criticità non sono, però, finite. La scarsità di rivendite, intanto, sul territorio vicentino, sia nel centro storico sia nelle periferie della città. Si contano sulle dita di una mano e questo mette l’utente a disagio poiché, nella maggior parte dei casi, l’acquisto del biglietto avverrà sul bus. In secondo luogo, c’è la questione delle fermate digitalizzate in alcune zone della periferia. Ci sono display che mostrano l’orario di passaggio del bus in tempo reale. Potrebbe essere una buona innovazione, ma a volte non funzionano e alcuni hanno lo schermo rotto a causa di episodi di vandalismo. In queste fermate ci sono anche le classiche tabelle orarie che, spesso, presentano partenze inesistenti.
Altre criticità riguardano gli abbonamenti per gli anziani e per gli studenti. Un abbonamento urbano annuale per studenti arriva a costare addirittura 307 euro, mentre l’anno scorso costava 256 euro, un notevole rincaro. L’abbonamento anziani è valido solamente in determinate fasce orarie, limitando così gli spostamenti, e, per di più, queste fasce sono le stesse che vedono, durante l’anno scolastico, i bus pieni di studenti e lavoratori. La limitata capienza dei mezzi utilizzati durante l’anno scolastico, infine, penalizza gli studenti che si trovano, soprattutto in alcune linee, addirittura schiacciati l’uno all’altro.

Greta Gudese

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