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RUCCO E SIOTTO. “300 PICCOLI INTERVENTI”? ANCORA TUTTO LÌ COME PRIMA

Rucco e Siotto

Comunicato stampa di Francesco Rucco e Simona Siotto consiglieri comunali del gruppo Lista Rucco Sindaco (nella foto)

300 piccoli interventi, ovvero l’ordinario, che non si vede, venduto come politica. Incalzata dalla città, la nuova amministrazione relaziona sui noti 300 interventi che, da promessa elettorale, sarebbero stati realizzati nei primi 100 giorni di mandato. Il tutto ha dell’incredibile. 300/100: una operazione da scuola primaria ci illumina e ci dice, se ne avevamo bisogno, che questa straordinaria promessa altro non è che la realizzazione di 3 interventi al giorno, facciamo 5 se togliamo i giorni festivi.
Il che potrebbe anche avere un risvolto concreto se stessimo parlando di cambiare tutta la cartellonistica stradale di un quartiere o sistemare i marciapiedi di un altro quartiere.
Ma se il tutto si sostanzia nel togliere lo scarabocchio da un muro o coprire malamente una buca, allora ci si rende plasticamente conto che altro non è che ciò che Amcps o Vi-reti o Agsm-Aim o gli uffici stessi fanno quotidianamente, per dovere e responsabilità, nella giusta inconsapevolezza dei cittadini.
Se poi l’assessore semplicemente ci dice che la maggior parte di questi “lavoretti” è stata semplicemente presa in incarico, e che i fondi non ci sono, o che si tratta di interventi già programmati anteriormente, una domanda sorge spontanea, anzi due: La notizia quale è? La promessa quale è? Se è che gli uffici comunali lavorano, ne siamo ben lieti, e già lo sapevamo.
Ma se l’obiettivo voleva essere quello di dimostrare che la città è, o sarebbe, ora più in ordine, più pulita, più vivibile, allora invitiamo la Giunta a scendere dal piedistallo ed iniziare a capire davvero la differenza tra promettere e fare, e tra avere visione ed occuparsi di piccole cose che, forse, se fossero lasciate a chi di dovere, andrebbero avanti comunque, senza tanti baldanzosi richiami.
Per la cronaca, poi, basta qualche sopralluogo, lista alla mano, per rendersi conto che è ancora tutto li, come era prima: dalla asfaltatura di via Girotto alle aiuole da coltivare di Via Torino, ove semmai i problemi sono ben altri; non si è visto, poi, nessun nuovo attraversamento stradale.
A questi problemi se ne sono aggiunto altri, come le caditoie, non più pulite, con le drammatiche conseguenze che abbiamo visto la settimana scorsa, dopo soli 20 minuti di pioggia, sia pure intensa.
Rimaniamo dell’opinione che, finita la campagna elettorale, sia ora di capire come funziona la macchina amministrativa, e di domarla, non di farsi schiacciare dalle cose da fare.

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