LR VICENZA. LA VIRTUS VERONA TORNA A PERDERE AL MENTI DOPO SEI ANNI
Gigi Fresco, stavolta, l’ha fatta grossa. Ha presunto che la sua Virtus potesse giocarsela alla pari sul campo dell’LR Vicenza e nemmeno nel corso della
La terna di partite che si apre con la trasferta dell’LR Vicenza contro l’Atalanta Under 23, prosegue al Menti con il match con la Pro Vercelli e si conclude una settimana dopo a Renate è sicuramente lo snodo definitivo nel campionato dei biancorossi.
Soprattutto i primi due match saranno determinanti, perchè le avversarie sono dirette concorrenti del Lane (l’Atalanta è a +1 con una gara in meno e la Pro è a pari punti) per la quarta posizione in classifica e battere entrambe comporterebbe un significativo recupero di posizioni e una nuova prospettiva per la conquista della quarta, che assicura la qualificazione alla fase nazionale dei play off.
Viceversa, pareggi o, peggio ancora, sconfitte frenerebbero vieppiù le velleità del Vicenza di rimediare, nel girone di ritorno, alle delusioni della prima parte di campionato.
Come arriva l’LR Vicenza a questa settimana cruciale? Il calciomercato non è servito a rinforzare la rosa ma a depennare alcuni dei giocatori con poche presenze o superflui e gli unici due arrivati sostituiscono, ruolo su ruolo, altrettanti usciti. Il lavoro di ricostruzione tecnica e tattica di Stefano Vecchi (che è subentrato il 20 dicembre all’esonerato Aimo Diana) si è sviluppato con gradualità e senza rivoluzionare l’assetto precedente, per cui la squadra gioca più o meno con lo stesso modulo dell’andata e i titolari sono rimasti quelli di prima.
Qualche miglioria è avvertibile nella intensità e nella velocità con cui si sviluppa il gioco anche se a tempo determinato, nel senso che le riprese sono sempre state sotto tono e in atteggiamento passivo. Vecchi, invece, non è ancora riuscito a risolvere il problema della scarsa produttività degli attaccanti e, in particolare, del campionato flop di Ferrari, deputato ma mancato bomber dei biancorossi, che non va a segno da sei partite (l’ultima volta il 17 dicembre a Trento) e si porta appresso l’indelebile onta dei due rigori consecutivi sbagliati con la Virtus Verona.
Il centrocampo è ancora governato da Ronaldo e da Rossi, che finora si sono alternati nel ruolo di playmaker, senza per altro definire un orientamento definitivo per l’uno o per l’altro. Il regista, chiunque sia, è costretto a fare anche l’incontrista perchè è affiancato da un solo mediano visto l’utilizzo di un trequartista. Un modulo, questo, funzionale a un gioco offensivo e, quindi, non praticabile contro avversari impegnativi.
La difesa, infine, sembra dare garanzie: nelle sei partite giocate con Vecchi in panchina, la squadra ha ottenuto quattro clean sheet e incassato appena tre gol e il portiere Confente (anch’egli in un buon momento) è rimasto imbattuto nelle ultime due gare.
In conclusione, è un Vicenza ancora interlocutorio quello che si appresta al triplice confronto settimanale, in cui dovrebbero chiarirsi le chances di un ritorno a ridosso della testa della classifica.
L’Atalanta Under 23 è un avversario con un profilo su misura per testare queste possibilità: ha la rosa con il valore più alto del girone e in cui brillano alcuni giovani che hanno già trovato posto in Serie A; l’allenatore Francesco Modesto (nella foto) sta guidando con discreto successo questa giovane truppa e conosce bene la rosa del Vicenza, che ha diretto per alcuni mesi nello scorso campionato; i giovani nerazzurri sono in serie positiva da sei turni, dalla sconfitta interna del 9 dicembre con il Padova, e hanno ottenuto nel frangente 12 punti grazie a tre vittorie e altrettanti pareggi; notevole, infine, la tenuta della difesa, che ha subito appena un gol durante la serie positiva. L’unico aspetto non brillante sono le appena 4 reti segnate.
GIANNI POGGI
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