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CENTENARIO MONTECCHIO CALCIO. 2017/18 IL RITORNO IN ECCELLENZA

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Giovedì 18 agosto ‘17, presentazione ufficiale del Calcio Montecchio. Bella serata, tanti sorrisi e molti buoni propositi, a partire dal padrone di casa Romano Aleardi: “Quest’anno, non dico niente… Ma se riusciamo a fare una buona amalgama di giocatori come la scorsa stagione e si forma una grande compattezza… non si sa mai. Comunque in Eccellenza il calcio è molto difficile. Bisogna lavorare sodo. Nello sport senza sacrifici non si ottiene nulla”.

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La squadra al gran completo la sera della presentazione
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Davide De Forni

Ancora un cambio di allenatore, Venturini saluta e arriva De Forni. Aleardi nell’occasione precisa “Tutti sanno che ci tengo da morire a far giocare i giovani e voglio valorizzare il settore giovanile in proiezione futura. E’ stata una scelta tecnica. Sto facendo salire gli allenatori del settore giovanile, come ho fatto l’anno scorso con Venturini”.

De Forni, a sua volta, si mette subito al lavoro consapevole di avere una squadra molto buona e a volte deve fare scelte anche dolorose, ma chi è lasciato fuori la domenica incita allo spasimo i compagni in campo. Sa che Aleardi non perdonerà nulla: “Con Romano, quest’anno, sicuramente è una sfida, perché mi ha detto: Spero che non farai come tutti gli altri allenatori che preferivano far giocare i quattro vecchi…. Bisogna tenere presente che l’Eccellenza è una categoria difficilissima, e in una partita ci possono essere 5-6 avversari di grande esperienza. Mettere in campo ragazzini di belle speranze può essere pericoloso, non li voglio bruciare.“

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Il capitano Tresso

Un grande aiuto nella gestione della squadra viene dal capitano Alessandro Tresso, l’ultimo rimasto a Montecchio di un folto gruppo di giocatori fatti crescere da Aleardi e fatti esordire molto giovani in Prima squadra.
“E’ vero che sono il capitano, ma c’è un gruppo di 5-6 ‘vecchi’ e ci sosteniamo a vicenda oltre che trainare tutti. E comunque, personalmente mi responsabilizza molto, soprattutto a livello di spogliatoio, non tanto in partita, perché quello è un po’ più automatico. E’ una soddisfazione particolare perché ci tenevo e ci tengo particolarmente per i trascorsi della mia famiglia (mio nonno ha giocato qui assieme al mitico Scipione Cornolò) e al rapporto affettivo e di grande stima che ho nei confronti di Romano.”

Ad aprile l’allenatore sa che sta per giocarsi l’intero campionato e che la corsa alla promozione in D è possibile.
“Obiettivamente Cartigliano e Villafranca dovrebbero giocarsi tra di loro la promozione diretta. E’ anche vero che alla penultima giornata hanno lo scontro diretto e che il Cartigliano ha l’ultima in trasferta con la Marosticense, un derby sentitissimo nella loro zona… Per quanto riguarda l’ex capolista, il Villafranca, sembra stia soffrendo di ‘vertigini’ ed è un po’ in calo. Ha tanti giocatori di valore da gestire, e questo è utilissimo perché ti mette a riparo da squalifiche ed eventuali infortuni, ma quando le cose non vanno per il verso giusto sono fonte di problemi. Ma, a dirla tutta, ora come ora, a me non interessa quello che faranno le altre squadre. Noi dobbiamo solo pensare a noi stessi. E le prossime quattro partite, a partire da quella di Caldiero, dobbiamo cercare di vincerle tutte. Non è presunzione la nostra, ma giunti a questo punto, non si scherza più. Dobbiamo comportarci da uomini, guardarci negli occhi e raggiungere il risultato, senza possibili scusanti.”
Senza ombra di dubbio il Montecchio è la grande sorpresa del campionato.
“Per noi, un mese fa, aver conquistato 39 punti era già come aver vinto il campionato. Ora che abbiamo effettivamente la possibilità di farlo, ci dà, se possibile, ancora degli stimoli in più. Il Presidente Aleardi mi aveva consegnato un gruppo di indubbie qualità. Ma non sono i valori di partenza che fanno grandi le squadre quanto quelli che vengono effettivamente messi in campo”.

Il secondo posto del suo Montecchio non sorprende il Presidente Romano Aleardi che ad inizio stagione si aspettava di fare un buon campionato prima di tutto. “Poi la squadra ha fatto gruppo e sono arrivati i risultati. E’ arrivato un secondo posto, ma con un po’ di esperienza in più, si poteva fare meglio… La squadra più forte eravamo noi. Abbiamo giocato sempre con 3-4 punte, ma in alcune partite abbiamo peccato forse un po’ di presunzione. Potevamo essere più coperti. Ma va bene così. Dispiace che con il Cartigliano in casa abbiamo immeritatamente perso 1-0 e da loro, con un campo di gioco al limite della praticabilità, avremmo meritato la vittoria. Se solo con il Cartigliano avessimo presi i punti che meritavamo, adesso saremmo noi a festeggiare.
Arrivare secondi significa essere quasi dei perdenti. Abbiamo però la fortuna che ci sono i Playoff. Adesso mi aspetto che i ragazzi diano continuità al gioco e dimostrino sul campo tutto il loro valore…”
E invece i play off finiscono in fretta. Il Montecchio è il sconfitto al primo turno dei playoff contro il Caldiero.

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