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RELAZIONÉSIMO. INAUGURATA IN BASILICA PALLADIANA LA MOSTRA “LA PROPORZIONE AUREA”

Proporzione aurea

Comunicato stampa di Relazionésimo

“La proporzione aurea”: non una semplice mostra ma uno spettacolare percorso immersivo tra passato, presente e futuro, tra arte scienza e tecnologia, tra voci lontane nel tempo e i grandi protagonisti della riflessione contemporanea. Lo hanno evidenziato ieri, al taglio del nastro, Ombretta Zulian e Ketty Panni, anime del progetto Relazionésimo dalla cui ricerca è nata anche l’idea dell’esposizione. Da ieri e fino al 10 dicembre 2023 nella Basilica Palladiana di Vicenza, monumento che simboleggia l’eternità di una riflessione matematica e razionale sulla bellezza – ma anche la capacità di trasformazione dell’arte. Alla ricerca della “regola segreta” che determina l’armonia della natura e il rapporto tra noi e il mondo.
Un’esposizione innovativa e coraggiosa, che – assieme al Festival delle Relazioni, che occuperà tanti luoghi di Vicenza dal 5 all’8 ottobre – traduce concretamente l’ambizione filosofica del progetto Relazionésimo: cambiare la nostra coscienza di noi stessi e del mondo, per diventare promotori del cambiamento nell’economia, nella società, nella scuola, nella cultura.
Il tema della proporzione aurea viene indagato in un vertiginoso viaggio tra passato e futuro: dalla classicità, attraverso la grande mediazione rinascimentale (con al centro la figura di Luca Pacioli, amico di Leonardo e Piero della Francesca e “guida” di una parte della mostra, sia in Basilica che nell’esposizione complementare storico-scientifica a palazzo Cordellina, nel complesso della Biblioteca Bertoliana), fino alla riflessione contemporanea. Quella di artisti ormai “storicizzati” come Michelangelo Pistoletto, con la sua inesausta ricerca di senso, dalla rilettura dell’uomo vitruviano al Terzo Paradiso realizzato appositamente per Relazionésimo. Una riflessione che la giovane Erica Tamborini, con il suo lavoro sulle trasformazioni dalla materia alla luce, riprende esplicitamente, a partire proprio dal focus vitruviano. In un gioco profondo di richiami e rimandi tra esponenti di primissimo piano delle diverse generazioni artistiche italiane.
Fino alle nuove frontiere dell’arte. Angelo Bonello, artista eclettico e direttore del Festival delle Luci di Brescia e Bergamo, ha lavorato sui colori e sulla loro scala di proporzione. Jacopo Gonzato presenta una serie di solidi platonici, realizzati in modo da far risuonare la materia nel momento in cui il visitatore entra in relazione con l’opera. Il pluripremiato videomapper Dies_ (Fabio Volpi) con una videoinstallazione immersiva ha dato vita alla scomposizione delle proporzioni di un’opera iconica come il Partenone. La straordinaria figura del matematico Luca Pacioli viene raccontata dal graphic designer Matteo Riva e dal regista Duccio Forzano in un video che prende le mosse proprio dal quadro che è anche il manifesto della mostra. Artisti diversi, accomunati dalla sfida agli stessi antichi ed eterni concetti: cos’è l’uomo, cosa definisce la sua esperienza del mondo. Cosa dà senso alla sua vita.

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