# Tags
blank
blank

DALLA PARTE DEI RAGAZZI

blank

Roberto Vecchioni, cantautore molto amato, ospite fisso della trasmissione “In altre parole”, sulla Sette ogni sabato sera, ma anche insegnante per tanti anni, nel parlare dei fatti di Pisa non è riuscito a trattenere le lacrime. Devo dire che la stessa cosa è capitata anche a me. E non mi vergogno di dirlo perché fa male vedere poliziotti colpire dei ragazzi, degli studenti che stavano manifestando lungo una laterale di Piazza dei Cavalieri, per la pace e la fine della guerra in Palestina.
Non erano a volto coperto, erano muniti solo dei loro zaini di scuola, erano liceali che avevano deciso di esprimere il loro dissenso nei confronti di una guerra che ha già fatto quasi 30.000 morti.
Il motivo della carica? Il corteo non era autorizzato, forse avevano in mente di andare verso la Sinagoga…
Quel gruppo di studenti avrebbero potuto creare un pericolo per la comunità? No! Si trattava di giovani un po’ sprovveduti se non avevano l’autorizzazione a camminare per le vie di Pisa. Ragazzi coinvolti, infervorati, come lo sono anche i nostri figli o nipoti quando si prendono a cuore una situazione. E per fortuna che lo fanno! Magari andassero in piazza anche quelli che passano ore e ore solo a giocare alla playstation.
Una volta tanto che gli studenti si mobilitano vengono picchiati! Mi si farà notare che molti studenti hanno occupato le scuole e hanno procurato gravi danni. Per questo rischiano la bocciatura… Ci siamo dimenticati di quando a fare lo sciopero o l’occupazione eravamo noi, oggi affermati professionisti? La protesta è parte dell’essere giovani, voler gridare al cielo la propria rabbia è il modo più diretto e più veloce per farlo.
E il mondo degli adulti come risponde? Con le sospensioni e le manganellate?
No! No! No! I giovani vanno ascoltati, con loro ci si confronta, si fa loro capire dove sbagliano e se commettono qualcosa di sbagliato dovranno in un qualche modo riparare, ma la punizione dovrà essere sempre costruttiva ed educativa.
I manganelli, come dice il presidente Mattarella, esprimono un fallimento. Come rappresenta un fallimento educativo ogni punizione fine a se stessa.
E riprendendo Vecchioni vien da dire: “Sogna ragazzo sogna! Perché non è vero che la ragione sta sempre con i più forti…..Lasciali dire che al mondo quelli come te perderanno sempre, perché hai già vinto!”

Rosanna Frizzo

blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox