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IDEA VICENZA. RUCCO, SIOTTO, PORELLI, ZOCCA E SORRENTINO PASSANO A FRATELLI D’ITALIA

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L’ex sindaco Francesco Rucco, le ex assessore Simona Siotto e Valeria Porelli (ora vicepresidente del Consiglio Comunale), l’ex presidente dello stesso Valerio Sorrentino e la consigliera comunale Liliana Zocca lasciano la civica Idea Vicenza e il gruppo consiliare Idea Vicenza-Rucco Sindaco, prendono la tessera di Fratelli d’Italia e si uniscono a Giorgio Conte e Nicolò Naclerio nel gruppo del partito di Giorgia Meloni in Sala Bernarda.
Quattro dei cinque nuovi iscritti a Fratelli d’Italia (Rucco, Siotto, Zocca e Sorrentino) hanno un passato politico in Alleanza Nazionale, antenata del Partito di Meloni. Porelli, invece, proviene da Forza Italia.
L’annuncio è stato dato in una conferenza dagli stessi protagonisti della migrazione, introdotti dal regista dell’operazione, l’on. Silvio Giovine, e alla presenza dei big vicentini di FDI: l’on. Maria Cristina Carretta, l’assessore regionale Elena Donazzan, l’europarlamentare Sergio Berlato, il consigliere regionale Joe Formaggio, oltre ai due originali consiglieri comunali del partito Conte e Naclerio.
Cambiano, in conseguenza di questo travaso, gli equilibri nell’opposizione in Consiglio, perchè Idea Vicenza più che dimezza le proprie forze calando da otto a tre i propri consiglieri e, viceversa, FDI più che triplica la propria presenza passando da due a sette.
L’opposizione cambia così decisamente i propri connotati perchè, mentre prima l’impronta era civica grazie agli otto consiglieri di Idea Vicenza (mentre i rappresentanti di partiti erano solo quattro), ora si forma una minoranza “governativa” di cui fanno parte sette FDI, un FI e un leghista.
È il caso di ricordare che, già nella precedente legislatura comunale, Idea Vicenza aveva subìto le defezioni di alcuni consiglieri: Andrea Berengo era passato al Gruppo misto e Silvio Giovine e Nicolò Naclerio a Fratelli d’Italia.
Che ne sarà di Idea Vicenza? Sempre che non ci siano ulteriori successivi cambi di maglia, restano in forza i consiglieri Michele Dalla Negra, Stefano Notarangelo e Leonardo De Marzo (che potrebbe accodarsi presto agli altri), lasciando il gruppo marginale fra le minoranze, a fronte della preponderanza degli altri gruppi che faranno senz’altro blocco compatto in Consiglio in ossequio alla coalizione di Governo. Rucco ha assicurato che la civica continuerà il suo percorso in Sala Bernarda nell’area di Centrodestra, ma da Idea Vicenza non è arrivato alcun commento.
La civica aveva ottenuto il 25% dei voti nelle elezioni comunali di maggio 2023, bissando il successo del risultato del 2018 e risultando di nuovo la lista più votata. La civica aveva sostenuto la ricandidatura del sindaco uscente Francesco Rucco, tant’è che aveva aggiunto alla propria denominazione l’espressione “Rucco Sindaco” che, come si può facilmente immaginare, ora dovrà tentare di cancellare.
L’altra domanda è: come la prenderanno i 10.648 cittadini che avevano votato per Idea Vicenza alle ultime comunali? Lista e candidato Sindaco si erano presentati alle urne con una connotazione nettamente civica sia pur di destra, e il bis del consenso ottenuto era sicuramente dovuto all’imprinting del suo “civismo”, che si differenziava e si smarcava politicamente dal profilo partitico tradizionale delle altre liste di area con cui condivideva il candidato primo cittadino.
Rucco non ce l’aveva fatta a fare il bis ma non certo per colpa di Idea Vicenza, che, anzi, si era confermata trainante, quanto piuttosto a causa di un inadeguato sostegno da parte di FDI, FI e Lega, com’era stato da più parti sottolineato. Ora l’addio di Rucco e degli altri tre consiglieri ha proprio l’effetto, in linea generale, di un affossamento del civismo prima tanto sbandierato e, in linea locale, della fine politica di Idea Vicenza, destinata ad esaurire la propria spinta innovativa e originale nel quadro cittadino.
È ovviamente prematuro e anacronistico ragionare sull’orientamento che prenderà la quota di cittadini che aveva votato per Idea Vicenza. Seguiranno i transfughi nella nuova destinazione sulla scia del consenso nazionale del partito di Giorgia Meloni? Oppure la delusione farà loro cambiare sponda o, ancora, entreranno a far parte dell’esercito degli astensionisti? Le prossime elezioni europee potrebbero dare un riscontro a queste ipotesi.
GIANNI POGGI

Nelle videointerviste di Gianni Poggi le dichiarazioni dell’on. Silvio Giovine e di Francesco Rucco

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