Una cerimonia in sordina
Al di là delle polemiche suscitate dalla campagna di promozione dell’Italia voluta dal Ministero del Turismo, legittime rispetto ai numerosi errori di ordine lessicale geografico e indice di una certa superficialità, resta interessante ed incisivo l’invito “Open to meraviglia”. Un miscuglio di inglese e di italiano che invita chi arriva in Italia ad aprirsi alla meraviglia, perché in Italia non si può che essere presi dalla bellezza del paesaggio, dei monumenti, dei capolavori dell’arte e provare meraviglia vera.
Conferma di ciò è stata la cerimonia per il ventennale del gemellaggio tra Montecchio Maggiore e Passau, celebrata il 29 aprile nella sala del Tiepolo di Villa Cordellina. La nutrita delegazione tedesca condotta dal secondo Borgomastro della città passavese, Armin Dickl, ha contemplato con genuina ammirazione e meraviglia gli affreschi del Tiepolo che rendono unica la villa. E l’ospite, nei suoi saluti al sindaco Giancarlo Trapula e alla Amministrazione castellana, ha espresso tutta la sua gioia per trovarsi circondato da tanta bellezza. Come Montecchiani c’è da essere orgogliosi di poter offrire esperienze così speciali a chi arriva da lontano e decanta le bellezze della città di Giulietta e Romeo e forse proprio per questo gli amici passavesi avrebbero meritato qualcosa di più di una cerimonia di soli discorsi e doverosi scambi di doni. Un pianoforte non ci sarebbe stato male! Sono rimasti nella storia dell’amicizia tra le due città gli eventi musicali a Passau, come a Montecchio, i numerosi artisti italiani e tedeschi che hanno suonato o cantato per il gemellaggio. D’altra parte vent’anni di gemellaggio costituiscono uno scrigno prezioso di avvenimenti, storie, persone a partire dagli anni novanta quando l’allora direttore della Biblioteca di Montecchio, nonché direttore dell’Istituto di Cultura Italo- Tedesca, Giancarlo Giani, insieme ad un’insegnate della Wirtsschaftsschule, Marianne Bear, diede vita al gemellaggio tra la allora sede staccata del Luzzatti, ora IIS S. Ceccato, e la scuola professionale bavarese. Da allora tanti momenti di contatto tra docenti, studenti, famiglie, aziende, amministratori fino ad arrivare alla sigla ufficiale dell’amicizia, sfociata nel 2003 in gemellaggio ufficiale tra le due città.
Passau è entrata nel cuore di tanti Montecchiani che hanno aperto le loro case agli amici passavesi, ricambiati per l’ospitalità nella bella città dei tre fiumi, il Danubio, l’Inn e l’Ilz. Molti i momenti da ricordare, ma il più emozionante è stato l’incontro con papa Ratzinger di una folta delegazione di gemelli guidata dall’allora sindaco Maurizio Scalabrin e da Marianne Bear nell’aprile del 2008 a Roma. Ma ancora… Perché non ricordare la celebrazione solenne nel Duomo di Passau del quinto anniversario con il contributo dei musicisti dell’Accademia del Concerto diretta dal maestro Maurizio Fipponi. Un vero trionfo nel Duomo dove ha sede il più grande organo del mondo.
E ancora il maestro Antonio Camponogara, pianista molto amato dagli amici tedeschi, insieme al pittore Renzo Paglierusco che ha portato a Passau squarci suggestivi di Montecchio. E poi il compianto Detflef Spengler, primo presidente dell’Associazione Italo tedesca che arrivava a Montecchio con i suoi ombrelli colorati di pace. Sabato 29 aprile sarebbe bastato anche un video che raccogliesse i momenti più significativi di vent’anni di gemellaggio.
Invece, e con un certo rammarico, si deve raccontare di una cerimonia che è sembrata una questione quasi privata, tra l’Amministrazione, l’Associazione Italo Tedesca e il corrispondente Comitato Gemellaggi di Montecchio mentre l’importante anniversario, nel segno di una vera esperienza di apertura all’Europa, avrebbe dovuto coinvolgere associazioni economiche e culturali, avrebbe dovuto fare in modo che più cittadini si sentissero parte di un’amicizia di così lunga durata.
E’ mattina presto, ma nella sede degli Alpini di Alte Ceccato si lavora da un bel po’, perché tutto deve essere pronto per martedì 7
Due le sezioni operanti nel nostro territorio ed entrambe molto attive, la prima con riferimento a Vicenza, la seconda all’Alta Valle Chiampo.Per Alte Ceccato si
Se non fosse che stiamo parlando del nostro Paese e del suo futuro, ma soprattutto di un’Europa che alle prossime elezioni si gioca un ruolo
Renato, Renzo, Vittorio, Giancarlo, quattro fratellini immortalati in una vecchia foto. Uno accanto all’altro in fila, in base all’età che corrisponde anche all’altezza. Il più
Dopo la rievocazione della tragedia che ha investito i due giovani amanti, Giulietta e Romeo, vittime del contrasto tra due famiglie, una vera Faida. Dopo
A tutti i lavoratori, di ieri e di oggiDi tutti i Paesi del mondoUomini e donne tutti ugualiNel nome di un diritto fondamentale“Ognuno ha il