# Tags
blank
blank

AD ALTE CECCATO FIAT SIGNIFICA AUTOFFICINA COZZA

blank

Forse per la posizione, forse per il fatto che porta evidente l’insegna della casa automobilistica più famosa in Italia, ma la Cozza Automobili SRL è un’istituzione per Alte Ceccato, un emblema. Di sicuro un punto di riferimento per chi cerca la strada per Valdagno, piuttosto che per Verona o Lonigo. L’esercizio commerciale artigianale, posto a lato di un importante incrocio di strade, ora la rotatoria conosciuta come del Cavallo, festeggia settantadue anni di vita. Fu fondata infatti nel 1952 e da allora è sempre restata lì, di fronte a ciò che resta della ditta Ceccato, di fronte a quell’edificio ormai in decadenza, diventato bersaglio per le bravate notturne di qualche giovane poco raccomandabile, l’ultimo segno di un passato industriale glorioso.
Il destino della autofficina Cozza è profondamente legato alle sorti della Ceccato.
Racconta il proprietario Renzo: “Mio nonno Luigi aveva la sua officina vicino all’attuale area Boschetti, poco prima dell’ospedale. Era un appassionato di motori e di meccanica. Durante le guerra nella campagna d’Africa era addetto alle riparazione di veicoli terrestri e aerei. Insomma aveva la professione nel sangue. Era poi molto amico di Pietro Ceccato che lo consigliò di trasferirsi ad Alte, vicino alla sua azienda, anzi per i primi tempi gli concesse di utilizzare la corrente della fabbrica. Fece passare un filo elettrico sotto l’asfalto e così potè avviare al meglio la sua attività che inizialmente si concentrava sui mezzi pesanti: era specializzato nella loro riparazione e manutenzione. Allora Alte stava crescendo, nascevano nuove attività economiche e di meccanici c’era sempre bisogno. In particolare nonno lavorava per tutta la vallata dell’Agno, Arzignano e Montebello, ma i clienti arrivavano anche da Vicenza e non solo! Epico il racconto del corridore inglese che, durante una tappa della Milla Miglia, si fermò in officina e chiese al nonno di riparare l’auto. Lui non si scompose, andò al tornio, costruì il pezzo da sostituire e passò tutta la notte sotto l’auto per risolvere il problema. Il mattino dopo l’inglese tornò, si riprese la vettura e continuò la gara, senza pagare per l’intervento, ma al nonno non importò molto, contava invece di aver contribuito alla buona riuscita della gara”.

blank

Lo spirito della competizione appartiene anche al figlio Angelo che si cimenta nelle gare motociclistiche e nel 1959 diventa campione italiano Juniores su Ducati 125. La morte tragica del fratello Renzo, che gli fa da meccanico e allenatore, infrange ogni sogno e si torna in officina.
E, grazie alla sua intraprendenza, l’azienda ottiene di essere un Organizzato Fiat, vale a dire una via di mezzo tra concessionaria e officina. Erano gli anni in cui le famiglie cominciavano a sognare l’automobile: ”Prima la casa e poi l’auto e le strade di Alte cominciavano a popolarsi di vetture che venivano a comprare da noi che, di conseguenza, provvedevamo poi alla loro manutenzione.”
In breve l’attività cresce e ottiene di essere concessionaria della Bosh, diventa vero punto di riferimento per aziende, innanzi tutto, e per famiglie.
Attraverso l’attività della famiglia Cozza passa la storia dell’auto italiana del dopoguerra. “Prima le 500, poi le 600, le 127 fino ad arrivare alla Fiat Uno, l’auto che io ho cominciato a vendere negli anni ottanta, quando ho iniziato a lavorare qui con mio padre”.
Certo la presenza della Ceccato è determinante per le sorti della ditta di famiglia: prima le auto aziendali, i mezzi pesanti e poi le auto di famiglia degli operai. Di certo con la ditta Cozza si completa il sogno di Pietro Ceccato che voleva una comunità che trovasse in sé le risorse e i mezzi per crescere da un punto di vista industriale, commerciale e umano.
“Negli anni settanta, ero ancora giovanetto, ma ricordo una realtà dinamica, piena di iniziative. Le strade trafficate, i negozi che attiravano clienti anche da fuori. E noi vendevamo le auto alle famiglie, fiere di uscire dalla nostra bottega con l’auto nuova fiammante.”

blank

Il trasferimento della Ceccato in via Selva Maiolo nel 2002 segna un momento di empasse, subito superato perché si deve andare avanti nonostante tutto: ”Anzi, in un momento come quello odierno, in cui eventi drammatici stanno cambiando la nostra vita e mettendo in crisi l’economia, noi, forse anche per il fatto che abbiamo mantenuto una dimensione media, stiamo avanzando senza particolari problemi. Mentre grosse concessionarie della provincia hanno chiuso, noi siamo andati avanti. Di certo si è trasformato il modo di operare. Se prima ogni officina aveva un tornio, oggi chi lavora in bottega è tecnico specializzato in elettronica, diagnostica e sostituzione delle componenti danneggiate.”

blank

E’ mutato il mercato e con esso anche i clienti, perché il tessuto sociale non è più lo stesso: “I clienti di un tempo sono sempre meno, i loro figli se ne sono andati da Alte che è oramai una realtà internazionale con abitudini diverse. Per esempio le famiglie bengalesi e indiane, dopo l’acquisto della casa pensano anche a quello dell’auto e puntano sul nuovo e non solo di media cilindrata. I concittadini africani amano le auto più prestigiose, come certi automobilisti dell’est Europa. Insomma il mercato dell’auto non si è fermato, ha solo modificato la sua clientela, che spesso compra solo se vede scritto Tasso Zero, forse per questioni religiose.”

blank

Per tutti, al di là della provenienza, rimane l’emozione di salire su un’auto nuova e respirane il profumo.
Renzo non nasconde un po’ di tristezza quando si parla dell’ex area Ceccato: ”Mi pacerebbe che si trasformasse in un’area verde commerciale, ma soprattutto vorrei che Alte tornasse ad essere la realtà di un tempo. Attualmente tutte le iniziative che potrebbero richiamare interesse, e quindi afflusso di gente, si svolgono in centro a Montecchio, quando invece fino a qualche tempo fa era il contrario. Apprezzo le iniziative della Proloco, ma ancora non sono sentite, non sono vissute.

blank
Renzo Cozza

Certo anche la popolazione dovrebbe un po’ cambiare: più ordine, più pulizia, più amore e allora forse Alte tornerebbe ad essere anche più attrattiva.”

blank

In occasione della pubblicazione dell’articolo dedicato ad una delle prime attività commerciali di Alte Ceccato, la Cozza Automobili Srl, dopo aver ricordato con il titolare Renzo la figura del nonno Luigi e del padre Angelo, per gentile concessione del mensile SportMONTECCHIO, alleghiamo l’articolo dell’aprile 2022, dedicato proprio ad Angelo Cozza, campione di motociclismo, e al fratello Renzo suo allenatore e meccanico personale. Una storia di sport, di passione, di sacrifici e di amore. Clicca qui per scaricare l’articolo di SportMONTECCHIO.

Rosanna Frizzo

blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox