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LE COSE CAMBIANO: ELETTI IN CONSIGLIO COMUNALE A MONTECCHIO MAGGIORE DUE ESPONENTI DELLA COMUNITÀ BENGALESE

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Nell’analizzare i risultati delle Amministrative a Montecchio Maggiore non ci si può non soffermare su un dato: oggi la numerosa comunità bengalese ha due suoi rappresentanti in consiglio, uno per la maggioranza e uno all’opposizione, due giovani con lo stesso cognome Wali Miah e Himel Miah, cittadini italiani perché da lungo tempo in Italia. La loro candidatura, nelle fila delle liste di Parise e Cecchetto, dimostra innanzi tutto come la comunità sia cresciuta in termini di partecipazione civica e volontà di esserci per far valere le proprie istanze politiche.
Il giorno delle elezioni colpì, e ne abbiamo scritto, l’animazione delle strade di Alte, proprio per la corsa al voto da parte di gruppi di uomini e donne numerosi, quasi fossero indirizzati da qualcosa o da qualcuno.
Abbiamo scritto di presunte irregolarità, di persone che ai seggi davano indicazioni di voto, di donne che fino all’ultimo controllavano il telefonino per imprimere nella mente il nome da scrivere nella scheda. Sembrava di essere tornati agli anni Cinquanta quando, pur di vincere, si portavano alle urne anche i “moribondi”.
Oggi, passata la sbornia elettorale, con i giochi ormai definiti, possiamo analizzare il risultato bengalese come un bel segnale di volontà di integrazione e di partecipazione da parte di una comunità che si sta sempre più affermando nel tessuto socio economico della nostra città, specie ad Alte Ceccato.
Anni fa si parlava di Alte Ceccato come di un interessante esempio di immigrazione asiatica. In particolare i Bengalesi arrivavano in Italia nella prospettiva di acquisire la cittadinanza italiana, ed europea di conseguenza, per poi trasferirsi con facilità in Gran Bretagna e così unirsi alla più grande comunità lì presente. Erano persone di passaggio il cui iter migratorio li vedeva prima nelle grandi città come Palermo e Roma e poi molto numerosi nella nostra Alte Ceccato dove avevano scelto di stare temporaneamente lavorando per ricongiungersi con le famiglie, in attesa del momento giusto per trasferirsi nelle città industriali dell’Inghilterra centro settentrionale. I figli frequentavano la scuola, a 18 anni acquisivano la cittadinanza, come pure i genitori, pronti per migrare ancora.
La Brexit ha improvvisamente cambiato tutto. Difficile, se non impossibile, da Europei trasferirsi in Gran Bretagna… E allora si cambia prospettiva: Alte Ceccato non è più un luogo di transito, ora è diventato un posto dove stare, dove comprare casa, dove far crescere i propri figli e dove dire la propria anche in fatto di politica.
Loro, la comunità bengalese, sono andati a votare, si sono impegnati per raggiungere un primo traguardo: la rappresentanza politica. Un buon segno per il processo di integrazione vera, un monito per noi che invece abbiamo disertato le urne.
C’è da riflettere sul fatto che il candidato bengalese del centrosinistra sia stato il più votato della lista che rappresentava il PD. E’ triste che al ballottaggio sia andato a votare meno della metà degli aventi diritto e tra questi molti stranieri, quelli che fino qualche anno fa venivano considerati indesiderati al punto da togliere loro addirittura la possibilità di sedere sulle panchine. Le cose cambiano ed è giunto quindi il momento di rivedere la nostra prospettiva anche per quel che riguarda i rapporti con le comunità di origine extra europea.

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