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CENTENARIO MONTECCHIO CALCIO. 2002/03: INIZIA L’EPOPEA DEGLI ESONERI, DELLE RETROCESSIONI E DEI RIPESCAGGI

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Un campionato non certo facile quello che rivede in panchina Coppi, il quale sembra non ingranare e accumula una serie di sconfitte pesanti. Dopo la partita contro il Cologna Veneta, persa per 2-1, viene richiamato ufficialmente dalla dirigenza castellana, ma niente trapela sui contenuti dell´animata “chiacchierata” tra allenatore e vertici societari, avvenuta dopo la quinta sconfitta stagionale. L’allenatore lascia lo stadio deciso a restare ed è quello che pensano in molti e invece il giorno dopo, il 19 novembre, Aleardi convoca una riunione con Vittorio Gaiarsa (dirigente accompagnatore), Ettore Paolini (DS) e il figlio Daniele. La scelta, inevitabile, è quella di allontanare Claudio Coppi. E’ Il primo esonero da quando Aleardi ha preso in mano le redini del Montecchio. Al tecnico il presidente recrimina una mentalità da società professionistica, lontana dal suo modo di concepire il calcio.
Il Montecchio è una realtà dilettantistica e tale deve restare. Forse è proprio per questo che subito affida la conduzione della squadra all’ex centravanti, allenatore della squadra degli Juniores Mirco Battistella, da cinque anni a Montecchio e quindi conoscitore dell’ambiente.

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Mirco Battistella

Invece le cose non migliorano, dopo tre sconfitte e due pareggi, Aleardi torna a parlare. E’ il 14 gennaio e al giornalista del Giornale di Vicenza confida: “Siamo un transatlantico che sta affondando… mi sento come un pesce fuor d´acqua. Io sono convinto di avere in mano una buona squadra, attrezzata almeno per una tranquilla salvezza… C’è indubbiamente qualcosa o qualcuno che condiziona lo spogliatoio. I giovani sono il futuro di tutto il calcio, non solo della serie D. Noi abbiamo un vivaio con delle individualità notevoli ed è giusto che vengano sfruttate. Questo è il principio che la società intende seguire, ma evidentemente anche Battistella, come Coppi, non ha intenzione di investire sui giovani”.
Il derby contro il Bassano è l’ultima chiamata per il tecnico biancorosso, la sconfitta di misura gli costa la panchina. In verità, la società, nel corso di una riunione lunedì 20 gennaio, gli aveva proposto l’affiancamento di Franco Bonente. Lui, Mirco, con un carattere da leone, non ci sta e lascia. Le cronache raccontano di un presidente deluso al punto di non partecipare alla riunione: “È meglio per tutti che io stia un po’ lontano da questo calcio che non mi diverte più”. “Mirco Battistella paga semplicemente il fatto –parole di Romano– di essere troppo buono e quello di essere stato parte dello spogliatoio”.
Franco Bonente dovrebbe essere la persona giusta perché esterna allo spogliatoio.

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Franco Bonente

Il Montecchio torna alla vittoria solo qualche settimana dopo, a Conegliano, ma l’annata è troppo compromessa e non restano che i playout. E’ la prima volta per la squadra di Aleardi e sarà contro i cugini del Lonigo. Sconfitti all’andata al Mancassola, non vanno oltre lo zero a zero, in casa, il 2 giugno. Ed è retrocessione.

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Lo sfogo di Aleardi con il giornalista del Giornale di Vicenza, Andrea Scanavin, è memorabile. “È tutta colpa di Claudio Coppi”. Non ha mai creduto nei giovani, se voleva fare l´allenatore professionista poteva dirlo subito. I playout sono solo una conseguenza della politica che Coppi ha voluto tenere all´inizio dellanno. Non abbiamo certo perso la serie D in queste due partite contro il Lonigo”.
Si salva solo Franco Bonente: ”Con Battistella ho sbagliato io, non aveva il carattere giusto per fare l’allenatore e dovevo accorgermi di questo prima di buttarlo nella mischia. Dovevo chiamare subito Bonente, se fosse arrivato prima ci saremmo salvati. È bravissimo e non posso che riconfermarlo per la prossima stagione”.

Ma il campionato non finisce qui. Aleardi non si arrende e insegue la carta dei ripescaggi. Ha tutte le carte in regola per poter tornare in serie D. Dopo cinque anni nella categoria interregionale, non vuole abbandonare e conta su un punteggio utile. Il punteggio tiene conto dei risultati nelle ultime annate, del settore giovanile e dei suoi traguardi, della Coppa Disciplina. A fine luglio i biancorossi sono secondi della graduatoria e quindi sicuri di essere ripescati.

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Rosanna Frizzo

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