
INSIEME PER VICENZA. L’EX CENTRALE DEL LATTE? ABBANDONATA COME IL PARCO DELLA PACE
Il 15 marzo nel piazzale antistante la ex Centrale del latte, nel quartiere di san Bortolo, i consiglieri comunali di Insieme per Vicenza Stefano Notarangelo
Comunicato stampa del Palladio Museum
L’Annunciazione di Beato Angelico, L’uomo vitruviano di Leonardo e i camini progettati da Andrea Palladio saranno i protagonisti dell’incontro di venerdì 19 aprile alle 17.30 al Palladio Museum; relatore sarà Marco Gaiani dell’Università di Bologna, co-curatore della mostra “Palladio designer” in corso in questi giorni a Palazzo Barbaran da Porto.
L’incontro intende raccontare come le nuove tecnologie permettano di “andare dentro” le opere d’arte e oltre le immagini, riuscendo a vedere dettagli che nemmeno l’artista durante la creazione ha percepito, restituendo significati utili alla conoscenza del capolavoro e del contesto che l’ha generato.
L’Uomo vitruviano è uno dei fogli più celebri di Leonardo. Con la tecnologia digitale è possibile apprezzarne la “pelle”, fatta di increspature della carta e di linee a inchiostro, che diventano visibili in modo estremamente ravvicinato. L’osservatore viene guidato all’interno del disegno, vedendo da vicino le linee di costruzione tracciate da Leonardo sul foglio ancora bianco, linee sottili che poi saranno coperte dal segno vero e proprio a inchiostro.
L’altro capolavoro del Rinascimento toscano, l’Annunciazione a San Giovanni Valdarno di Beato Angelico (nella foto), vive una nuova vita grazie agli strumenti digitali. Grazie a riprese ad altissima risoluzione l’osservatore può apprezzare dettagli microscopici che arricchiscono l’opera e che quasi sfuggono all’occhio umano, perlomeno a quello frettoloso del visitatore moderno.
Con i camini progettati da Andrea Palladio, i cui modelli in 3D sono esposti in mostra, si mettono in campo tecnologie basate su strumenti alla portata di tutti, come lo smartphone. Grazie a una serie di scatti e ad un software è possibile infatti ottenere non solo semplici fotografie, ma veri e propri modelli tridimensionali, che catturano i profili delle cornici e tutte le variazioni della superficie, portandoci ad esplorare attraverso nuovi mezzi le forme pensate da Palladio per le sue architetture.
L’incontro intende dunque mettere in luce l’importanza delle nuove tecnologie digitali nei confronti dei beni culturali: per approcciare la conoscenza visiva del manufatto e la sua analisi con modalità innovative; per definire gli stati di conservazione e quindi fornire indicazioni per la sua tutela; per realizzare una comunicazione al passo con i tempi delle opere d’arte, abbattendo confini generazionali impensabili fino a qual che tempo fa.
L’incontro al Palladio Museum è aperto al pubblico, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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