Non si può certo dire che la campagna elettorale di Montecchio Maggiore lasci indifferenti i cittadini. Al confronto fra i quattro candidati sindaci (per di più il secondo in quarantotto ore) nella sala civica delle Filande erano presenti più di duecento cittadini, alcuni addirittura in piedi.
Il faccia-a-faccia fra Maurizio Scalabrin, Milena Cecchetto, Gianfranco Trapula e Silvio Parise, moderato dal giornalista Tommaso Quaggio e organizzato dalle categorie produttive locali, è durato un’ora e mezza ed è rientrato nel timing previsto grazie anche alla autodisciplina dei candidati che hanno rispettato i tre minuti loro concessi per rispondere a rotazione a ciascuno dei sette quesiti che erano stati predisposti.
L’unico limite al confronto è venuto dalla formula un po’ rigida, voluta dagli organizzatori e accettata dai candidati, che ha sì precluso polemiche e repliche ma ha tolto verve agli interventi, che si sono ridotti a mini comizi.
I candidati, chi più chi meno, hanno riscosso spesso applausi e consensi, provenienti ovviamente dai rispettivi sostenitori, e si sono espressi sempre con apprezzabile fair play almeno in quest’occasione, visto che, negli incontri non in compresenza, non si sono certo risparmiati le critiche.
Gli spunti più interessanti sono stati la visione identitaria della comunità di Scalabrin, il richiamo alla concretezza delle proposte di Trapula, il ricorso ad una visuale esterna per risolvere i problemi della città di Cecchetto e l’attenzione di Parise al dialogo con i Comuni confinanti.
GIANNI POGGI
Le videointerviste di Gianni Poggi a Maurizio Scalabrin e a Gianfranco Trapula
Scalabrin sei una bella persona e molto credibile,
spero tanto che tu vinca. Io sono con te.