L’LR Vicenza è arrivato all’ultima finestra sulla Serie B e alla conclusione di una stagione sportiva non lineare, anzi spaccata nettamente in due tranche, la prima incomprensibilmente fallimentare e la seconda esaltante.
Nella seconda gara di finale a Carrara i biancorossi non scendono in campo nelle migliori condizioni e, quindi, nemmeno come favoriti. Tutti i siti di scommesse sportive danno più quotata la vittoria della Carrarese, come seconda opzione c’è il pareggio mentre un successo vicentino è stimato almeno mezzo punto in più.
Infortuni e squalifiche sono per il Lane un peso e un limite indiscutibili in questo confronto e il compito per l’allenatore Vecchi e per i suoi giocatori sarà cercare di minimizzare in campo le ricadute di quegli handicap.
Il punto di forza su cui impostare il match sarà sicuramente la difesa. La indisponibilità del capitano Golemich è stata ovviata al Menti senza problemi e il reparto ha lavorato con la consueta efficacia riducendo al minimo sindacale i pericoli per Confente. Ma ciò ha avuto un prezzo perchè, soprattutto nel primo tempo dell’andata, i due centrocampisti esterni biancorossi hanno fatto più i quinti difensori senza poter contribuire, così, alla fase offensiva sugli out. È probabile che la situazione si ripeta nel retour match, prevedendo una pressione forte dei toscani su tutto il fronte d’attacco.
Difendersi va bene, ma è una finale e l’obbiettivo non può che essere la vittoria. Vecchi dovrà, quindi, trovare le soluzioni per aprire la via del gol ai suoi. Può contare su un giocatore, Della Morte, che ha la capacità di crearsi da solo le occasioni, ma, all’andata, è stato controllato bene dagli avversari. Il partner offensivo migliore per il numero 99 biancorosso è Franco Ferrari, che, con la sua fisicità, impegna due difensori e fa da blocco per le incursioni del compagno, senza contare le sue doti di uomo-gol. Con Della Morte e Ferrari in campo il Vicenza può dire la sua in area toscana, ma non si sa nemmeno se il centravanti sarà fra gli undici iniziali e, se sì, in quali condizioni. L’alternativa è il solo Pellegrini, ma, senza nulla togliere all’impegno che ha sempre dimostrato, è un’altra cosa.
La via del gol la dovranno in ogni caso trovare anche centrocampisti e difensori. Fra i primi il più dotato è Costa e, assente Ronaldo, altri non se ne vedono. Gli uomini della difesa potranno rendersi pericolosi in attacco su corner o punizione, se ce ne sarà l’opportunità visto che al Menti la Carrarese ne ha lasciate ben poche ai biancorossi.
L’allenatore dei toscani, Calabro, visto che all’andata i suoi attaccanti non sono riusciti a farsi largo nella retroguardia vicentina, potrebbe incentivare i giocatori degli altri reparti a cercare il gol. Ha, infatti, gli uomini adatti, tant’è che, dei nove gol segnati nei play off dalla Carrarese, sei portano la firma di difensori e centrocampisti.
Per tutte e due le squadre conterà in misura decisiva la condizione atletica. Sotto questo profilo il Vicenza è sembrato un po’ affaticato al Menti, mentre la Carrarese ha prevalso sia nella corsa che nel possesso palla almeno per un’ora. Si dovrà, quindi, dosare le forze pensando anche alla eventualità dei tempi supplementari.
Difficile che i biancorossi riescano, stavolta, a impostare la partita secondo il copione consueto che prevede il primo quarto d’ora super aggressivo e, ottenuto il vantaggio, la gestione del risultato. La Carrarese farà la stessa cosa, come all’andata in cui è riuscita a fare ciò che si pensava avrebbe fatto il Vicenza. Il campo sintetico non aiuterà di certo chi non ci è abituato.
Potrebbe, in definitiva, essere una finale che si decide su episodi, e, in questo, è senz’altro favorito il Lane che è sempre stato micidiale nello sfruttare le occasioni, ancorchè poche, che gli sono capitate.
GIANNI POGGI

Nella foto Costa e Ferrari