# Tags
blank

Giacomo Possamai è il nuovo sindaco di Vicenza. Il Centrosinistra vince al ballottaggio

Possamai

Giacomo Possamai è il nuovo sindaco di Vicenza per aver vinto il ballottaggio con Francesco Rucco, primo cittadino uscente, con un vantaggio di 500 voti pari all’1% dei suffragi espressi. Il successo del candidato del centrosinistra è per molti versi sorprendente e controcorrente: la attuale tendenza dell’elettorato nazionale è verso il Centrodestra che, nelle politiche del settembre 2022, anche a Vicenza aveva prevalso; la tornata delle amministrative di fine maggio si è conclusa in tutto il paese con una netta affermazione dei candidati dell’area della maggioranza di Governo, perfino in città tradizionalmente di segno opposto; Rucco partiva avvantaggiato dall’etichetta “usato sicuro” che, di solito, favorisce il sindaco reduce dal primo mandato; Possamai è un politico del Partito Democratico e, anche se non ha votato Schlein per la segreteria nazionale, tale resta e, nel Veneto, il suo partito non è certo amato né, tanto meno, votato. La giovane età, poi, dell’ormai ex capogruppo in Consiglio Regionale e la sua relativa inesperienza amministrativa non erano certo fattori trainanti.

Possamai ha vinto perché la sua campagna elettorale è stata ideata e condotta meglio di quella dell’avversario. Fondamentale è stata la sua capacità aggregativa che ha creato una coalizione di amplissimo spettro visto che andava dal Grande Centro ai Cinque Stelle e alla sinistra moderata, alleando anche un gruppo ben strutturato di cinque liste civiche. Un altro plus è stato il distacco, voluto e mantenuto, dai partiti nazionali, che pure erano presenti nella sua coalizione (sei: PD, Azione e Italia Viva, Sinistra Italiana, Partito Socialista Italiano ed Europa Verde), anche se, in parte, mimetizzati all’interno di civiche. Senz’altro vincente, poi, è stata la capillare presenza di Possamai nei quartieri e la minuziosa attenzione ai loro problemi, in studiata antitesi all’azione del competitor accusato di essere stato più attento al Centro Storico. Di grande intelligenza, infine, è stata la profilazione del candidato: moderato (come piace ai vicentini) ma riformista, uomo di partito ma anche civico, politicamente laico ma con radici cattoliche, positivo e misurato nella proposta e nel tono della sfida.

Tutto ciò era l’aspetto più visibile del candidato Possamai, che è stato altrettanto bravo sia nell’ottenere risorse e sostegni nei centri di potere (comunicazione, impresa) che nel risultare credibile in aree sempre difficili da conquistare come quelle dell’ambientalismo e del sociale.

Francesco Rucco si è sentito, forse, troppo sicuro del sostegno dei partiti a cui, durante il mandato, aveva pagato importanti prezzi a scapito della sua civica. Come si è visto al primo turno, gli è mancato, invece, proprio il loro supporto e, nemmeno al ballottaggio, FI FdI e Lega hanno contribuito nella misura attesa. Il 23% ottenuto dalla lista civica Idea Vicenza-Rucco sindaco, che in modo inatteso ricalca il successo del 2018, non è stato sufficiente a sparigliare l’elettorato anche perché molti del Centrodestra non sono andati a votare.

La campagna di Rucco non è stata splendida. Il mantra “è colpa di Variati” (ripetuto allo sfinimento) a un certo punto era diventato insostenibile ed elusivo, il rincorrere l’avversario in giro per i quartieri è stato giocato in chiave difensiva, la crescente aggressività nei toni e negli attacchi era un sintomo di debolezza, il reclutamento in extremis di Cicero non è piaciuto per il cinico utilitarismo e per la palese ipocrisia (“ho ritrovato un amico”, come no…).

Il ringraziamento nella sede del Comitato elettorale
Il ‘corner’ giornalisti dopo il risultato del voto
Un bagno di folla per Giacomo Possamai in Piazza dei Signori
blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox