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LR VICENZA. IL RILANCIO È REALTÀ E PORTA LA FIRMA DI STEFANO VECCHI

Vecchi

Il Vicenza.2 è ormai la reincarnazione della FeralpiSalò che Stefano Vecchi, attuale allenatore biancorosso (e, un anno fa, dei Leoni del Garda) ha portato alla vittoria del campionato e alla promozione diretta in Serie B soprattutto grazie ad una eccezionale tenuta difensiva (20 gol incassati in 38 giornate), premessa per 20 vittorie, 11 pareggi e sole 7 sconfitte.
La Feralpi 2022-2023 non aveva certo un bel gioco e segnava pochi gol (41) ma era un muro per gli avversari e sapeva trarre vantaggio dai loro errori e dalle loro debolezze con cinica concretezza.
La versione 2 del Vicenza di questa stagione è l’erede di questo profilo e, per ciò, fa sperare non solo nel piazzamento finale al terzo posto ma, soprattutto, in un play off competitivo perchè, in quella fase, il fattore tecnico che può risultare decisivo per arrivare in fondo è la capacità di gestione delle partite.
La vittoria a Meda sul Renate è stata la sintesi delle nuove doti della squadra biancorossa: bravura nell’approfittare della papera iniziale della difesa nerazzurra per passare in vantaggio ed indirizzare il prosieguo del match; capacità di orientare il proprio gioco al controllo del risultato e delle iniziative del Renate; opportunismo nel chiudere la gara piazzando il 2-0 al momento giusto. Qualcosa di simile si era già visto con la Pergolettese e con la Pro Vercelli, ma a Meda il format è stato realizzato in modo completo e impeccabile.
Quattro successi e un pareggio nelle ultime cinque gare concretizzano una serie positiva degna di una capolista ma, dato il catastrofico esito dell’andata, serve solo per la rincorsa alla coppia di testa. Per trovare un filotto simile bisogna tornare al campionato precedente con le 5 vittorie consecutive della gestione Modesto fra la 13esima e la 17esima giornata, seguite da 3 pareggi ed un altro successo nei quattro turni successivi.
Dopo la sconfitta a Trento della 18esima giornata, il 17 dicembre dell’anno scorso, il Vicenza era sceso all’8° posto a -13 dalla Triestina (terza in classifica) e a -14 dal Padova (secondo). Nelle 9 partite successive, tutte sotto la guida di Stefano Vecchi, ha recuperato 5 posizioni e 13 punti dal gradino più basso del podio, un rendimento senza dubbio notevole anche sotto il profilo delle marcature: 13 gol segnati e solo 4 subiti, con ben 6 clean sheet.
I numeri sono lo specchio della metamorfosi, realizzata – giusto sottolinearlo – senza rinforzi nella sessione invernale dei trasferimenti e, quindi, con gli stessi giocatori della prima metà del campionato. Non si può non darne merito al nuovo allenatore che ha rivitalizzato un gruppo amorfo e passivo, ha apportato una condizione atletica mai vista nei mesi precedenti e ha dato un’identità al gioco. Vecchi ha fatto tutto senza fuochi d’artificio, con progressione e senza stravolgere quanto aveva lasciato Diana, lavorando oltre che sul fisico anche sulla mente dei giocatori che ha trovato.
Oggi il Lane è una squadra che sa vincere e sa difendere, che non commette errori, che non cerca velleità ma punti e gol. Ha superato con il massimo dei voti il primo momento-cardine del girone di ritorno e deve ora confermarsi in un passaggio di calendario davvero cruciale, in cui avrà il vantaggio di giocare 3 delle prossime 5 partite al Menti ma anche le tappe decisive dei due confronti con Triestina e Padova oltre al derby con l’Arzignano.
GIANNI POGGI

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