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L’UOMO DI SPORT CHE GUARDÒ LONTANO

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Si stanno avvicinando i giorni che vedranno Montecchio Maggiore al centro dell’interesse sportivo mondiale. Il 26 agosto si apriranno ufficialmente i campionati del mondo di Skate, un evento che si aspettava da tempo e che il Covid ha purtroppo posticipato di un anno. Tutto pronto in città per accogliere le tante delegazioni sportive e i campioni provenienti da luoghi lontani.
Al di là dell’entusiasmo del momento, dell’ansia per i risultati da perseguire è doveroso un momento di riflessione, giusto il tempo della lettura di un pezzo che racconta perché Montecchio Maggiore e in particolare Alte Ceccato siano oggi sede di un evento così importante.

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Scarato assieme a Fausto Coppi

Al centro di tutto Leonzio Scarato, il noto barbiere di Alte, grande appassionato di ciclismo, organizzatore negli anni cinquanta e sessanta di tanti circuiti proprio nella frazione di Alte Ceccato. Allora nel corso delle sagre paesane non poteva mancare la gara di ciclismo e il nostro barbiere, veronese di nascita ma montecchiano di adozione, dopo che aveva lasciato il ruolo di garzone di bottega a Verona per avviare la sua attività ad Alte, di competizioni ne organizzò numerose. Addirittura riuscì a portare campioni del calibro di Coppi e Anquetil, proprio ad Alte, tra il giubilo dei suoi compaesani. Finita la stagione del ciclismo attivo per lui e quando sembrava sempre più difficile attirare il pubblico lungo le vie cittadine, aprì le porte ad una specialità che si stava affermando anche in Italia, il pattinaggio a rotelle. Hockey, artistico, ma anche come corsa su pista e su strada. Il vicentino vedrà la nascita di prestigiose società quali il Breganze, il Trissino, il Valdagno. Accanto a chi arriverà a contendersi negli anni gli scudetti dell’Hockey, anche la SPAM, società pattinaggio Alte Montecchio, che all’agonismo di squadra preferiva la corsa individuale. La società contò fin da subito 122 iscritti: si allenava di inverno nella sala sotto la chiesa di San Paolo e d’estate in un improvvisato circuito tra viale dell’Industria( oggi via Pietro Ceccato) via Boito e via Bellini.

Leonzio non solo fece crescere il gruppo ma ritornò ad essere organizzatore di gare. Emozionante quella che da Recoaro portava ad Alte. Un percorso spettacolare e difficile che mise in luce i futuri campioni locali, in primis Giuseppe Lovato, che Leonzio allenava personalmente. In soli due anni il barbiere di Alte, con il sostegno economico di industriali locali, puntò all’organizzazione dei campionati del Mondo, proprio ad Alte, la frazione di Montecchio che stava crescendo economicamente e socialmente intorno alla fabbrica Ceccato.
Il centro e le sue vie si popolarono così di campioni provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’Argentina, dalla Columbia, dalla Nuova Zelanda dove la disciplina è anche oggi molto praticata, amata e seguita.
Così fu e così sarà fra qualche giorno anche a fine agosto, con la differenza che oggi c’è una pista omologata nel parco di Via Volta, un circuito studiato nell’area Ramonda e un percorso cittadino.
Allora i tanti giovani appassionati di pattinaggio si accodavano al treno degli atleti che si allenavano lungo le strade di Alte. Oggi si potrà assistere agli allenamenti dei campioni nei punti organizzati e godere poi di gare molto emozionanti. Il tutto grazie alla visione di un uomo appassionato di sport, di ciclismo e di pattinaggio in particolare, che immaginò, volle intensamente e realizzò i campionati del mondo e fece sì che Alte avesse la sua pista. Grazie Leonzio Scarato!

Rosanna Frizzo

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