Se non fosse che stiamo parlando del nostro Paese e del suo futuro, ma soprattutto di un’Europa che alle prossime elezioni si gioca un ruolo nel mondo, a pensare alla nostra politica vien proprio da ridere.
“Io non sarò mai capolista” perché ho rispetto degli elettori che sperano che io poi sieda sui banchi del Parlamento europeo!” E invece quasi tutti l’hanno fatto e chi non si è candidato forse ha pensato bene di non rischiare una sonora sconfitta.
Stiamo parlando della tecnica della dissimulazione, quella che Machiavelli affermava essere utile per mantenere il potere o conquistarlo.
Far credere quello che in realtà non si è, essere fondamentalmente bugiardi per evitare di far emergere i propri limiti, ma insieme Machiavelli auspicava che il Principe fosse capace di ovviare all’inganno con altre virtù, come il coraggio, l’intelligenza, la capacità.
A ben guardare virtù che poco appartengono ai nostri politici, perché tutti attenti non a seguire la realtà e i veri bisogni della gente, ma l’affermazione di sé e della propria parte.
Mai come in questi tempi la partigianeria si fa di giorno in giorno più evidente. Sfoggiare i simboli, le immagini di partito, non sono solo un’espressione identitaria, ma una vera e propria discesa nell’agone politico. “Noi ci siamo, siamo un esercito e vinceremo”, in barba ad ogni regola del convivere democraticamente. Se poi questo lo si fa in nome di Dio, Patria e famiglia, la visione che Machiavelli aveva dei suoi tempi, diventa di strettissima attualità.
Il popolo, secondo lo scrittore fiorentino, era utile solo alla guerra, perché auspicava un esercito fatto di cittadini o di abitanti di un regno. Per il resto non gli riconosceva nessun valore, perché ignorante, grezzo, se non gretto.
Bene! Chi usa valori come Dio, Patria e famiglia e li fa diventare slogan pensa che la gente sia essenzialmente superficiale, poco attenta al significato delle parole.
E così si gioca su valori fondamentali, ma con la discriminazione, perché Dio dovrebbe essere di tutti e invece vale solo per pochi, di certo non per chi scappa da guerre e cerca aiuto da noi, quelli possono andare a cercare altre Patrie. La Patria è proprio quella dei confini segnati e inviolabili e non il mondo che vive in pace. La famiglia non si capisce a che pro, visto che parliamo di chi la famiglia l’ha avuta, ne ha avuta più d’una, si è separato, ha divorziato in barba ai bisogni dei figli.
Ma come dicevano i maiali agli altri animali della fattoria di Orwell, “Noi siamo più intelligenti di voi, noi siamo più bravi e quindi possiamo di più!”
Anche la Rivoluzione Francese aveva sancito uomini più liberi di altri, dato che attribuiva il diritto di voto in base al censo, solo la Democrazia rimette le cose a posto, solo la Costituzione è così garantista da permettere che tutti abbiano il diritto di esprimersi, di votare e di essere votati. Bisogna dunque tornare ad esercitare il diritto di voto per non finire nelle mani di chi oggi afferma una cosa e domani ne fa un’altra, di chi promette sapendo di non poter realizzare nessuna delle promesse, di chi sfrutta la superficialità della gente per raccontare un mondo che non c’è. Di chi bacia crocifissi e poi blocca gli stranieri perché persone non gradire o di chi, dopo dure campagne anti extra comunitari ne diventa la Giovanna D’Arco!
Cosa direbbe Machiavelli? Dissimulare va bene, ma quando si esagera… si rischia di cadere.
Rosanna Frizzo