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UCRAINA. UN INCONTRO ORGANIZZATO DA CSV E COMUNE DI VICENZA NEL TERZO ANNIVERSARIO DELL’INIZIO DELLA GUERRA

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Il Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza e il Comune di Vicenza, con la collaborazione di Alda, hanno organizzato un incontro in Sala Stucchi di Palazzo Trissino (foto di Gianni Poggi) nel terzo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. 
Sono intervenute il vicesindaco Isabella Sala, la vicepresidente Maria Grazia Bettale e il direttore Maria Rita Dal Molin del CSV, il segretario generale di Alda Antonella Valmorbida e – in collegamento – Svitlana Olshanskala, vicensindaco di Zytomyr, città che, nel 2023, ha firmato con il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai l’Accordo di cooperazione e d’intesa che ha come fine promuovere relazioni amichevoli e una cultura di pace. 
Sono molte le realtà che, grazie al supporto del Csv, si stanno ancora adoperando per dare aiuto agli esuli e soprattutto cibo, medicinali e beni di prima necessità nelle città assediate. A Vicenza sono 32 i profughi ancora seguiti nel territorio (8 sono minori), 10 dei quali ancora alloggiati presso famiglie, mentre gli altri vivono in centri di accoglienza straordinaria. Intorno a loro è ancora attiva la rete di ben 44 associazioni e 37 Enti pubblici che si sono messi a disposizione sin dall’inizio delle ostilità. Il Progetto di Accoglienza Diffusa del Dipartimento di Protezione Civile, attivato ad aprile 2022 e al quale solo due Csv dei 49 italiani avevano aderito – tra cui quello di Vicenza – si è concluso a fine anno scorso, esattamente il 31 dicembre ma prosegue con l’accoglienza ordinaria.
Subito dopo il 24 marzo 2022 Vicenza dava una risposta straordinaria, mossa dalla sensibilizzazione del Csv affiancato dalla comunità ucraina di Vicenza con Anna Parovyak, dalle Associazioni Dialog e il Ponte Mict e supportato dalla Otb Foundation. Nel tempo poi aziende, comuni, associazioni sportive, gruppi e privati cittadini hanno contribuito a sostenere questa grande rete solidale.
Già il 9 marzo partiva da Vicenza il primo di sette viaggi e di nove pullman totali. Sono arrivate nel vicentino 440 persone, 127 nuclei famigliari, 216 adulti e 224 minori. Dieci di loro erano venuti solo ad accompagnare i propri cari e sono rientrati subito, 45 sono stati i ricongiungimenti famigliari fuori dalla provincia e dalla regione.
21 persone sono state alloggiate in case famiglia, 52 in un Centro di Accoglienza Straordinaria e altrettante sono state accolte da associazioni, ma ben 260 persone sono state ospitate da 100 famiglie.
“Vicenza è una città di pace – ha detto il vicesindaco Sala -. Non è una frase di circostanza, ma un principio, sancito anche nell’articolo 2 del nostro Statuto, derivato dall’articolo 11 della nostra costituzione, che ci guida e che si traduce in azioni concrete: nella solidarietà che abbiamo dimostrato fin dai primi giorni della guerra accogliendo chi fuggiva, nel sostegno ai progetti umanitari, nella vicinanza alla comunità ucraina presente sul nostro territorio, nell’accordo di cooperazione e di intesa sottoscritto con la città di Zhytomyr”.

La video intervista di Gianni Poggi a Maria Rita Dal Molin direttore di CSV Vicenza

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