Dal Punto di Montecchio Maggiore del 08/03/25
Più volte su questo foglio di informazione ho scritto della necessità di una maggiore attenzione educativa nei confronti dei giovani, sempre più spesso lasciati soli alla mercé dei social e di una cattiva informazione. Ebbene oggi mi chiedo, in nome di quei valori nei quali credo e che ho sempre cercato di trasmettere proprio ai più giovani, come spiegare quanto accaduto a livello internazionale in questi ultimi giorni, giorni che passeranno alla storia per avvenimenti che ci hanno lasciati perplessi, attoniti, senza parole, ma soprattutto impauriti.
Si comincia con l’idea del presidente USA Trump di arrivare alla pace nella Striscia di Gaza e poi trasformare quel luogo in un’amena località balneare, sul modello Florida.
E i suoi legittimi abitanti dove dovrebbero andare? Lo sa il presidente che lì ci sono stati oltre 40.000 morti soprattutto donne e bambini? Si giustifica l’idea evocando il suo spirito imprenditoriale, ma per chi non ha più una casa, ha perso tutto, specie la fiducia nel futuro, la battuta di Trump assume un gusto macabro, inaccettabile.
E non è finita lì con una battuta, perché qualche giorno dopo compare sulla pagina Instagram della Casa Bianca un video, fatto con l’intelligenza artificiale, che mostra come dovrebbe essere la futura Gaza. Probabilmente fatto da altri, ma rilanciato su un social ufficiale, il video propone immagini che fanno male, che offendono la storia di un popolo che ha sofferto e sta soffrendo, vittima di chi fa della guerra l’unico motivo di esistenza. E questo a prescindere che sia Hamas o qualche politico di Israele.
Non si era ancora superato questo shock ed ecco la lite in diretta mondiale tra Trump e il presidente ucraino Zelensky, accusato di essere un dittatore, di non volere la pace, di essere il responsabile della guerra, come se il responsabile della invasione non fosse Putin.
Si dice che sia tutta tattica, che così facendo Trump butta il sasso e poi aspetta di veder come va a finire, come un giocatore di poker rilancia e bleffa, affronta i suoi avversari mettendoli nella condizione di inferiorità o assecondandoli a seconda del ruolo o degli interessi economici di cui sono portatori.
Si dirà, il fine giustifica i mezzi, ma in un periodo in cui queste immagini arrivano a tutti, anche ai più giovani, ai più indifesi e a chi non ha la capacità di capire o di riflettere e di selezionare il buono dal cattivo, che cosa dovremmo raccontare per spiegare che i valori su cui si fonda la cultura occidentale sono altri, che la politica dovrebbe avere come presupposto il bene comune? E’ accettabile, dopo le tante campagne contro ogni forma di bullismo, sorvolare su atteggiamenti e soprattutto comportamenti da bullo del Bronx?
Per chiunque si ritenga educatore non è possibile far finta di niente o dire: “Non sono affari nostri!”
Perché fintanto si sta a pensare a cosa sia giusto fare, i potenti del web avranno già conquistato una grossa fetta della nostra migliore gioventù, ammaliandola con l’idea che tutto è possibile. Possibile e scintillante come nella nuova Gaza Trumpiana.
Oggi, se non l’abbiamo ancora capito, si opera nell’unico ristretto interesse di un gruppo di tecnocrati, ricchissimi, convinti di poter dominare il mondo, cancellando valori, regole, principi e la storia!
Rosanna Frizzo