
CALCIO MONTECCHIO. ROMANO ALEARDI: A INIZIO CAMPIONATO I MIEI PROGETTI ERANO ALTRI
“Come vivo questo momento? Come un pugno sul naso. La scorsa estate quando ho ripreso in mano le sorti del Montecchio, a causa dei tanti
Mattinata dedicata alla vaccinazione libera, gratuita e senza prenotazione, questa mattina a Vicenza. Il primo Open Day per prepararsi al male di stagione, l’influenza, e per prevenire ancora una volta il covid.
Ma che caos è stato! Forse non si era previsto che ci sarebbe stata una grande affluenza? Di sicuro completamente sbagliata la sede in Via 4 Novembre sia per la coda che si formava all’esterno, lungo una via trafficata del centro città, sia per le caratteristiche all’interno dell’edificio: un atrio piuttosto angusto per accogliere prima le persone per l’anamnesi e poi un solo ambulatorio per effettuare le due vaccinazioni.
Se si pensa poi che la gran parte delle persone è over 60 il pasticcio è grande. E fuori comincia a piovere! Cosa è successo? Non ci si aspettava il gran flusso di persone desiderose di vaccinarsi? Tra chi è già arrivato a sedersi davanti all’ufficio anamnesi si rimpiangono i tempi degli hub vaccinali di un paio di anni fa. Efficienza e velocità. Oggi lentezza e confusione e tanta rabbia da parte degli utenti. Forse bisognava veramente tener conto che molti over 60 avrebbero scelto la strada dell’open day, perché non era prevista la prenotazione, perché ci si poteva presentare senza passare dal medico condotto e per le persone diversamente giovani, poco pratiche di computer, non avere obblighi di contattare il proprio medico, viste le lunghe attese per un appuntamento, era un’occasione da sfruttare. Peccato, un’altra occasione persa per la Sanità. Complimenti invece alle studentesse di Scienze infermieristiche che hanno cercato di ovviare con la gentilezza al gran caos.
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