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ULSS 8 BERICA. AL SAN BORTOLO DI VICENZA DUE INTERVENTI DI ABLAZIONE DI ARITMIA CON UNA METODICA INNOVATIVA

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Le tachicardie patologiche sono quelle provocate non da una situazione di forte stress fisico o psicologico ma da una alterazione nel sofisticato sistema elettrico che regola il ritmo cardiaco.
Per il trattamento di questo particolare tipo di aritmia, per la prima volta nel Triveneto e tra i primissimi centri italiani, all’ospedale di Vicenza mercoledì 4 dicembre sono state eseguite con successo due procedure di ablazione di tachicardia atriale ad alto rischio di complicanza mediante l’uso di elettroporazione focale, in pazienti che altrimenti non avrebbero avuto una reale chance terapeutica perché non trattabili con le metodiche tradizionali.
Le procedure sono state svolte in sedazione profonda, avvalendosi di un sistema di mappaggio computerizzato per ricostruire l’attività elettrica cardiaca, consentendo così di identificare con estrema precisione il punto in cui ha origine l’aritmia. Si è quindi proceduto con il trattamento vero e proprio, mediante il rilascio di diverse applicazioni di un grande campo elettrico per circa 10 secondi, ognuna ottenendo l’interruzione della tachicardia. Le procedure complessivamente sono durate circa due ore portando alla scomparsa dell’aritmia nell’immediato, ferma restando la necessità di monitorare il paziente nel corso del tempo per confermare il buon esito a lungo termine.
Già da oltre due anni all’ospedale San Bortolo viene applicata con successo l’elettroporazione per la cura della fibrillazione atriale, aritmia più frequentemente riscontrata che genera palpitazioni, stanchezza e mancanza di respiro e causa un rischio aumentato di ictus, scompenso cardiaco e demenza. In questo ambito l’Elettrofisiologia di Vicenza ha maturato una significativa esperienza con oltre 240 casi trattati con successo ed è coinvolta in diversi registri nazionali ed internazionali che ha portato l’équipe guidata dal dott. Rossillo a essere coautrice di una rilevante pubblicazione su Nature Medicine, una tra le più importanti riviste scientifiche internazionali, che raccoglie l’esperienza di circa 100 centri in tutto il mondo per un totale di oltre 17 mila pazienti trattati.
Una metodica innovativa per trattare una patologia, la tachicardia atriale, che può presentarsi in pazienti di ogni età con una diffusione variabile tra il 5 e il 15% e che risulta invalidante, perché può compromettere in modo significativo la qualità di vita (senza trascurare i rischi nel caso in cui siano associate ad altre patologie cardiache).
“L’elevato margine di sicurezza dell’elettroporazione – spiega il dott. Rossillo – ci ha spinto anche ad eseguire un intervento su una bambina di 11 anni che non riusciva più ad avere una vita normale a causa di una tachicardia incessante; abbiamo poi scoperto che tale esperienza è stata il primo caso di applicazione dell’elettroporazione in ambito pediatrico a livello mondiale”.

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