
ELEZIONI REGIONALI 2025. LE DUE VELOCITÀ DEL CENTRODESTRA E DEL CENTROSINISTRA
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Nove spettacoli con sette prime assolute compongono il cartellone del 78° Ciclo di spettacoli classici del Teatro Olimpico, in calendario dal 25 settembre al 22 ottobre 2025, presentato il 12 giugno in Sala Stucchi a Palazzo Trissino dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, dall’Assessore alla cultura Ilaria Fantin e dai direttori artistici Ermanna Montanari e Marco Martinelli (foto di Gianni Poggi).
Il Ciclo è promosso dal Comune di Vicenza, dall’Accademia Olimpica e dalla Biblioteca Civica Bertoliana con il sostegno di Ministero della Cultura e della Regione Veneto e con il coordinamento artistico del Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia. Il coordinamento generale è della Fondazione Teatro Comunale.
Alot, Roberto Latini, Salvatore Sciarrino, Marco Martinelli, Claudia Castellucci, Igort, Anagoor, Masque Teatro e Vinicio Capossela sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo quasi un mese, articolato in 9 spettacoli di cui 7 prime assolute, 1 prima regionale, 1 chiamata pubblica e 2 cicli di incontri di approfondimento.
Il programma si apre il 25 settembre in Basilica Palladiana con la prima assoluta di “VENI, a goodbye” della giovanissima formazione Alot, un collettivo teatrale composto da 13 elementi di età media 25 anni, formatosi a Milano nel 2022, e che debutta sulla scena nazionale proprio a Vicenza. Il progetto è uno spettacolo musicale corale con interventi grafici dal vivo in tempo reale.
il giorno seguente, 26 settembre, al Teatro Olipico la prima assoluta di “Ànghelos” del pluripremiato attore, regista e drammaturgo Roberto Latini, personalità di primissimo piano della scena teatrale contemporanea. Prodotto dal Teatro della Toscana, “Ànghelos” è una tappa autonoma nel percorso che porterà al palcoscenico una riscrittura de “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini.
Il 1° ottobre, ancora all’Olimpico “Il novello Perseo” un’opera di un genio della musica contemporanea, Salvatore Sciarrino. È una nuova versione dell’opera “Perseo e Andromeda” scritta nel 1990, dopo aver frequentato per alcuni anni il Centro di Sonologia Computazionale, un centro di ricerca multidisciplinare animato da musicisti e scienziati per indagare la computer music. La Prima esecuzione assoluta de “Il novello Perseo” è promossa dall’Accademia Olimpica in occasione del 470° della propria fondazione e del 440° dell’inaugurazione del Teatro Olimpico, e dalla Scuola di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova, in occasione del 150° anno di attività.
Sempre al Teatro Olimpico, il 4 ottobre andrà in scena in prima regionale l’esito della chiamata pubblica, un invito rivolto alla cittadinanza a “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario – rivolta agli adolescenti della città di Vicenza: si tratta di “Lisistrata”, riscrittura da Aristofane, fra le ultime creazioni di Marco Martinelli.
Claudia Castellucci, vincitrice del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2020, drammaturga, coreografa e cofondatrice di Socìetas Raffaello Sanzio, presenta in prima assoluta il 9 ottobre (con replica il 10) “Ballo Improprio”, una danza eseguita dalla Compagnia Mòra sui Canti Znamenny della tradizione russa, cantati dal vivo dal Coro In Sacris di Sofia.
L’11 ottobre, al Teatro Comunale di Vicenza, in scena il progetto, anche questo in prima assoluta, “I dispacci di Delmore” di Igort, che oltre a essere uno dei grandi maestri del fumetto d’autore internazionale e esponente di spicco del graphic journalism, è anche sceneggiatore e regista e musicista. Il suo è un progetto in bilico fra reading e immersione nella musica, una riflessione su mito e decadenza del sogno americano ispirato da Delmore Schwartz, poeta e scrittore statunitense, mentore di Lou Reed.
Il 18 e 19 ottobre, Anagoor, compagnia fondata da Simone Derai, vincitrice del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2018 e anche collettivo e laboratorio aperto, presenta in prima assoluta al Teatro Olimpico una rilettura delle “Baccanti” di Euripide.
Masque Teatro porta il 21 ottobre al Teatro Astra “Voodoo”, un’idea di teatro fondata sul dialogo fra filosofia, architettura scenica e produzione di simulacri, in uno spettacolo del 2023, acclamato dalla critica e che vede in scena una sola performer che si fa corpo-teatro.
Ancora avvolto nel mistero l’attesissimo progetto appositamente realizzato per la grande chiusura del 78° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza da uno dei più grandi maestri della canzone d’autore, Vinicio Capossela con un’ultima prima assoluta in scena il 22 ottobre.
Il programma si completa con due sezioni dedicate all’approfondimento teorico riunite nel titolo “Farsi Luogo. 440 anni di incontri all’Olimpico”. Tornano, a Palazzo Cordellina, i “Parlamenti d’Autunno”, ciclo di incontri, curato da Marco Sciotto, che si svilupperà in parallelo agli spettacoli, quattro momenti di dialogo e confronto con artisti e studiosi intorno alle differenti forme in cui si riconfigura l’idea di ‘classico’ attraverso i linguaggi nel contemporaneo. Il Teatro Astra invece ospiterà gli incontri con la critica teatrale del territorio a cura di Oliviero Ponte di Pino e Roberto Cuppone.
La video intervista di Gianni Poggi a Marco Martinelli
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