Al posto di costruire un cavalcaferrovia per le auto in via Maganza, che cancellerebbe il bosco urbano di Ca’ Alte, realizzare una pista ciclabile per collegare la Zona industriale, il quartiere Ferrovieri, la stazione ferroviaria e il centro storico salvando gli alberi e incentivando la mobilità sostenibile.
È la proposta avanzata da Legambiente Vicenza e dal Comitato Ferrovieri il 4 settembre al bosco di Ca’ Alte in una assemblea a cui hanno partecipato un centinaio di persone.
Spiegano i promotori: “il cavalcaferrovia non è utile per la città e il quartiere, ha un costo previsto di quasi 39 milioni di euro e, oltre a creare un grave impatto paesaggistico, porterebbe alla distruzione del bosco di Ca’ Alte. Al suo posto proponiamo una pista ciclabile veloce e sicura che corra lungo l’argine del Retrone e colleghi Sant’Agostino e i Ferrovieri alla stazione. Il nostro progetto è un’alternativa concreta, semplice ed efficace che serve realmente al quartiere Ferrovieri e che riduce sensibilmente i costi economici, sociali e ambientali”.
Il progetto del Lotto 2 “Attraversamento di Vicenza” della TAV, prevede un cavalcaferrovia da via Maganza, che la collega, con una rotatoria sopraelevata, a est alla stazione ferroviaria, in zona viale Milano, e a ovest, ai corsi San Felice e San Lazzaro. Alto circa 9 metri, lungo più di 200, sostituirebbe il cavalcaferrovia di via Ferreto de’ Ferreti, che sarebbe demolito.
Legambiente e Comitato Ferrovieri evidenziano la inutilità della infrastruttura perchè “il progetto prevede già la sostituzione del cavalcavia Ferreto de’ Ferreti con un collegamento tra il quartiere dei Ferrovieri e il quartiere di San Lazzaro e la stazione attraverso la nuova viabilità dell’Arsenale”.
Il progetto alternativo, elaborato da professionisti, prevede una nuova strada che, partendo dalla Zona industriale, passa dietro la ex fabbrica Lanerossi, affianca il Bosco Lanerossi e passa sotto i binari per sbucare in viale San Lazzaro.