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SOVIZZO. IL ‘COMITATO PIAZZA CIVICA’ HA DEPOSITATO IN COMUNE LA RACCOLTA DI 1002 FIRME IN CUI CHIEDE LA SOSPENSIONE DEL BANDO

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Lunedì 24 marzo il “Comitato Piazza Civica” di Sovizzo ha depositato la raccolta delle firme dei cittadini e le motivazioni della sottoscrizione medesima. 
Da quanto si apprende da fonti del Comitato il lavoro è stato lungo. Innanzitutto perché il Comitato ha cercato il dialogo con l’Amministrazione con l’auspicio di promuovere possibili miglioramenti del progetto Piazza Manzoni. La preoccupazione maggiore era e rimane quella di ottenere quello che in questo momento appare escluso: non ci sono spazi con destinazione sociale. La seconda speranza è quella di ottenere una riduzione della cubatura degli edifici che appare eccessiva. Ciò non ha trovato accoglimento da parte dell’amministrazione, ma ha trovato grande riscontro da parte dei cittadini. Questi ultimi, infatti, col procedere della raccolta firme per ottenere un’assemblea pubblica e un dialogo sulla futura piazza, hanno manifestato la loro scarsa conoscenza del progetto e la loro preoccupazione nel venire a sapere per la prima volta della cubatura (20.000mc), della destinazione (solo commerciale, residenziale e direzionale), dell’estromissione del centro anziani e del Lab-oratorio.
1002 firme effettivamente sono tante: Sovizzo con Gambugliano conta più di 8.000 abitanti, la voce dei firmatari richiede ora attenzione.
Di seguito il testo della raccolta firme…

Con la presente, facendo seguito alle precedenti lettere inviate, il Comitato desidera sottoporre all’attenzione quanto emerso dalle attività svolte in questi mesi e alla luce del civile e partecipato incontro tra cittadini al quale, con rammarico, nessun componente della maggioranza ha accolto l’invito a partecipare.
L’adesione alla sottoscrizione di più di 1.000 firme e la partecipazione sui canali social al dibattito sulla “nuova piazza di Sovizzo” sono segno che evidentemente è venuto meno il confronto dell’Amministrazione con i cittadini.
Perché se è pur vero che il progetto è stato esposto più volte, evidentemente non è bastato qualche bel render -con l’illusione di tanto verde e passeggianti sorridenti- a dare risposta alle domande che da tempo non solo il Comitato, ma i cittadini si stanno ponendo.
Non si tratta di essere favorevoli o meno ad una nuova piazza e rammarica vedere una certa tendenza a voler polarizzare le opinioni: non è nell’intento del Comitato e di quanti hanno firmato. Si tratta semplicemente di porre l’attenzione sul senso del bene comune della cosa pubblica, che nell’attuale progetto piazza, ed in particolare nel bando in scadenza per la vendita delle aree, non emerge minimamente. 
Perché non è stata mantenuta la previsione del 2019 di adibire un edificio o una sua parte a funzioni pubbliche e attività sociali, culturali, educative? 
Perché la nuova Amministrazione ha completamente avallato questa modifica regressiva del progetto fatta dall’Amministrazione Garbin?
Perché nemmeno a fronte di un aumento di cubatura fino a quasi 20.000 mc ancora non si ha la volontà di vincolare spazi a tali funzioni?
Perché si è arrivati ad un progetto così impattante con elevazione dell’altezza di un edificio della piazza fino a 14,65 m (il più alto del paese) e con la completa cementificazione persino di tutto il sottosuolo, relegando a uso pubblico qualche briciola di marciapiede e giardinetto pensile condominiale? 
Perché una così importante ripercussione sulla viabilità dei quartieri residenziali intorno alla piazza?
Perché, a fronte degli introiti previsti per le casse comunali, il Comune di Sovizzo deve spendere molti più soldi per reperire nuovi spazi per le attività dell’ex asilo Curti, strade, parcheggi dopo che ne ha già spesi per la costruzione dell’attuale piazza?
Qual è l’interesse pubblico nell’operazione piazza a fronte di queste e altre domande senza risposte?
Sarebbe ragionevole, nell’interesse di tutti, che una riflessione venisse fatta prima che il Comune assuma vincoli e impegni contrattuali importanti nei confronti degli aggiudicatari delle aree messe a bando: sacrificando quella funzione sociale ora garantita negli spazi pubblici attualmente esistenti e non più previsti? I vincoli e gli impegni appaiono sbilanciati a favore degli operatori privati. 
Per tutto ciò, a fronte delle considerazioni sopra emerse anche sotto il profilo di rilevanza patrimoniale del bene pubblico, invitiamo a sospendere in autotutela il bando (come peraltro previsto dal bando stesso), al fine di accertarne la sostenibilità e convenienza, suggerendo un’apertura al confronto che non può che essere vantaggiosa per una comunità che sta chiedendo un sincero cambio di passo nella condivisione e un ritorno alla partecipazione nelle scelte che riguardano la vita di tutti i cittadini.
Alla luce pertanto di quanto sopra evidenziato, delle domande e delle proposte emerse da parte dei cittadini presenti all’incontro pubblico tenutosi martedì 18 marzo, il Comitato accoglie la proposta del Sindaco contenuta nella PEC del 17 marzo protocollo n. 3721 per un’Assemblea pubblica, ma a patto che il bando sia sospeso. 
Come moderatore proponiamo il dott. Tiziano Bullato, giornalista di TVA di Vicenza.

In conclusione si esplicitano le richieste specifiche sul Progetto “Piazza Manzoni” emerse durante l’incontro pubblico:
1. destinazione al sociale di parte degli edifici 
2. riduzione dell’altezza dell’edificio D
3. riqualificazione a verde di parte del progetto.
Distinti saluti
Per il Comitato Piazza Civica
Roberto Nicolin
Giorgio Reniero
Enrico Meggiolaro
Massimiliano Turcato

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