# Tags
blank

SANITÀ. L’ORDINE DI VICENZA LANCIA L’ALLARME: I MEDICI DIVENTATI FATTORI DI PRODUZIONE. CUNEGATO (AVS): SERVE UNA RIFORMA

blank

Carlo Cunegato, candidato al Consiglio regionale nella lista Alleanza Verdi e Sinistra, ha commentato l’allarme lanciato dal presidente dell’Ordine di Vicenza Michele Valente in occasione della 34esima Giornata del Medico: “I medici sono diventati fattori di produzione e i pazienti semplici clienti”.
“Le parole del presidente Valente tracciano un quadro drammaticamente chiaro. Ed è chiaro che anche in Veneto la sanità è malata e lo è perché la destra da 15 anni ha contribuito a distruggere servizi sanitari che erano una eccellenza. Ai candidati di destra che parlano di difesa della sanità chiediamo quale sanità vogliano difendere: visto il passato, probabilmente quella privata. Chiediamo invece una vera riforma perché i soldi pubblici non vadano al privato, perché si investa davvero nella prevenzione e perché agli operatori sanitari siano garantite condizioni di lavoro e stipendi giusti”.
“Un allarme – ha proseguito Cunegato – che racconta, come facciamo noi da 15 anni con le nostre battaglie, la crisi e il declino della sanità pubblica. E a testimoniarlo sono i numeri: il governo Meloni ha diminuito la spesa nella sanità, che era arrivata al 7,2% del Pil durante il Covid ed è crollata al 6,3%. Con il governo Zaia, nella nostra regione in 10 anni gli ambulatori privati sono quadruplicati. Nel frattempo sono diminuiti i posti letto negli ospedali. Guardiamo ad esempio all’Alto Vicentino: Schio e Thiene avevano 600 posti letto; ora Santorso ne ha solo 400. In Veneto siamo arrivati ad avere 700mila persone senza medico di base”. 
Riferendosi alle parole di Valente il candidato di AVS ha aggiunto: “è esattamente quello che raccontavamo noi, quando descrivevamo il modello fordista taylorista di medici costretti a fare visite ogni 7 minuti. Esattamente quello che accade agli Operatori sociosanitari e agli infermieri in Veneto che, con la riforma degli standard nelle nostre Case di riposo, hanno un limite di tempo per anziani. Si perde il rapporto umano, che è l’elemento fondamentale della cura. I loro carichi di lavoro sono diventati insostenibili”.
“La sanità non è un costo, ma un investimento – ha concluso Cunegato -. Serve una riforma della sanità, che può partire da alcuni elementi cardine. I soldi pubblici non devono andare al privato, bisogna togliere il tetto di spesa al personale sanitario strutturato. Bisogna investire nella prevenzione. La sanità pubblica non dipende dai muri, ma dal personale. Bisogna creare condizioni di lavoro più umane, con stipendi adeguati”.

blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più recenti Più votati
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox