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RUCCO CHIEDE LE DIMISSIONI DI POSSAMAI (“VICENZA È DIVENTATA UNA BABELE”) MA IL PREFETTO LO SMENTISCE: “NON È UNA CITTÀ INSICURA”

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L’ex sindaco di Vicenza Francesco Rucco, che ha da qualche mese lasciato il gruppo consiliare della civica a lui stesso intitolata per passare a quello di Fratelli d’Italia, sferra un duro attacco sul tema della sicurezza al primo cittadino Giacomo Possamai: «il sindaco ha due strade davanti – scrive in un comunicato -: o lascia subito le deleghe alla sicurezza a qualcuno capace di occuparsene davvero, oppure abbia un minimo di dignità istituzionale e si dimetta. Perché Vicenza non può più permettersi una guida che si limita a fare passerelle mentre i cittadini vengono aggrediti per strada. Basta propaganda. Serve coraggio, visione e ordine. E oggi, questa amministrazione non garantisce nulla di tutto ciò».
Rucco prende lo spunto da due fatti di violenza: «Vicenza è diventata Babele. In poche ore, due aggressioni violente nel cuore del centro storico. Episodi gravi, ravvicinati, che confermano un’escalation senza precedenti. La città non è più sicura. E la responsabilità politica è dell’amministrazione Possamai».
«La verità è semplice – conclude -: mancano contrasto al degrado urbano e politiche serie di polizia locale. Non ci sono presìdi stabili, non c’è prevenzione, non c’è controllo del territorio. E Possamai, invece di assumersi le proprie responsabilità, continua a scaricare la colpa su Questura, Prefettura, Governo. Ma lo diciamo con chiarezza: la legge stabilisce che il primo responsabile della sicurezza urbana è il sindaco. Lo stabilisce il Testo Unico degli Enti Locali, lo confermano tutte le normative in materia. Se Possamai e la sua maggioranza non conoscono queste norme, è grave. Se le conoscono e fingono di no, è ancora peggio».
La richiesta, che trova il supporto di Gioventù Nazionale ed è condivisa dal capogruppo Nicolò Naclerio e dalla consigliera Valeria Porelli (FDI) , riceve una dura replica dal consigliere comunale Giacomo Bez del Partito Democratico: «l’ex sindaco Rucco chiede oggi le dimissioni di Possamai perché – a suo dire – avrebbe fallito sul tema sicurezza. Peccato che a Vicenza certi episodi si siano verificati anche durante il suo mandato. Eppure allora non si dimise nessuno. Rucco accusa come se avesse lasciato una città modello… eppure i giornali dell’epoca raccontano qual era la situazione, sul fronte sicurezza. E la realtà è che dopo cinque anni da sindaco è stato mandato a casa direttamente dai cittadini. Ora, senza più le vesti del civico è in piena campagna elettorale, e invece di collaborare nell’interesse della città o chiedere al Governo – guidato dal suo stesso partito – più risorse per la sicurezza, preferisce rovinare l’immagine di Vicenza con dichiarazioni strumentali e fuori luogo. Basta. Non se ne può più di questo atteggiamento. Sostenere oggi che Vicenza sarebbe “fuori controllo” è una dichiarazione tanto grave quanto infondata».
La narrazione di una città in preda alla malavita e al degrado è da sempre e sempre di più un cavallo di battaglia per l’opposizione ed è avvalorata da quella che ne fanno alcuni media locali. Ma fra la narrazione e la realtà si è messa di traverso una recente dichiarazione del rappresentante del Governo a Vicenza, il prefetto Filippo Romano che, in una intervista a un quotidiano, ha smentito la versione del Centrodestra: «il punto è capire in primis i dati – ha affermato il prefetto -, che ci dicono che Vicenza non è una città particolarmente insicura. I numeri dei reati sono sotto la media nazionale e regionale. Vicenza non ha certe situazioni di abbandono e degrado di altre città e che possono spaventare; o meglio le ha in piccola parte, con qualche episodio, ma ritenere il centro di Vicenza insicuro è un po’ fuori misura se ci paragoniamo al resto d’Italia, che è uno dei Paesi più sicuri del mondo».
L’opposizione in Consiglio comunale e i partiti che ne fanno parte non hanno replicato alla intervista del prefetto Romano e, passato qualche giorno, hanno ricominciato ad attaccare Possamai sulla sicurezza con rinnovata durezza arrivando alla richiesta di dimissioni. Qual è la vera Vicenza? Il Bronx della narrazione di Rucco o la città vivibile della versione del prefetto?
GIANNI POGGI

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