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REGIONE VENETO. CAMANI (PD): STOP AL CONSUMO DI SUOLO, SERVE UNA NUOVA LEGGE

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“Il Veneto continua a essere tra le regioni peggiori d’Italia per consumo di suolo. Dopo la Lombardia, siamo la regione con la percentuale più alta in assoluto di suolo consumato – l’11,86% – e quella che nell’ultimo anno più ne ha consumato: altri 891 ettari spariti sotto il cemento. È un dato allarmante, che racconta di un modello di sviluppo insostenibile, figlio di una legge regionale che va cambiata subito”.
Lo dichiara Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto, commentando i dati del Rapporto ISPRA 2024 sul consumo di suolo.
“Non solo continuiamo a costruire troppo, ma lo facciamo anche quando non serve. Il Veneto è la regione con il valore più alto di superficie edificata per abitante: 149 metri quadrati di costruito per ogni abitante. Numeri che dovrebbero spingere la Giunta a fermarsi e a cambiare rotta. Invece – denuncia Camani – si continua a incentivare nuove colate di cemento, spesso in aree agricole o già compromesse”.
Negli ultimi mesi, la capogruppo PD ha presentato diverse interrogazioni su casi emblematici in tutto il territorio regionale: “a Tribano sono previsti 150.000 mq di nuova edificazione per un polo logistico con variante di destinazione; a Mestrino si parla di sacrificare 78.000 mq di suolo agricolo a favore dell’ampliamento di uno stabilimento industriale, il tutto tramite procedura SUAP; a San Giorgio in Bosco 43.000 mq di campagna verranno cementificati per ampliare uno stabilimento di imbottigliamento, anche qui grazie alla procedura SUAP; a Cittadella 160.000 mq di area comunale sono stati ceduti a un fondo estero che vi realizzerà un maxi polo logistico, l’ennesimo ecomostro da inserire nel curriculum vitae di questa amministrazione; infine, a Piazzola sul Brenta i cittadini fronteggiano il rischio di riattivazione industriale dell’area delle ex fornaci Baghin, 90.000 mq di nuova edificazione da aggiungere all’impianto già esistente”.
“Questi interventi non sono sviluppo – conclude Camani – ma scelte miopi che lasciano una pesante eredità a cittadini e amministrazioni locali. È il momento di dire basta e di riscrivere la legge regionale sul contenimento del consumo di suolo, introducendo un vero stop alle nuove edificazioni e incentivi al recupero dell’esistente. È arrivato il momento di smettere di guardare solo agli interessi di pochi e di iniziare a difendere davvero il territorio e i cittadini del Veneto”.

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