# Tags
blank
blank

QUANTO C’È DA IMPARARE DALLA VICENDA DI CECILIA SALA

blank

Del caso di Cecilia Sala e della sua librazione si dovrebbe parlare a scuola, sarebbe un’importante ed interessante lezione di Educazione Civica per far capire ai ragazzi quanto sia bello vivere in uno Stato democratico che si batte per il rispetto della libertà e della vita di ognuno.
Perché Cecilia è stata presa, portata in carcere senza un motivo, anzi, no! È stata utilizzata come mezzo di scambio dai servizi segreti iraniani, accusata di nulla, ma segregata nel modo più ignobile: cella stretta, nessun letto, solo una coperta, privata degli occhiali, costantemente accecata dalla luce artificiale.
Una vera tortura e le democrazie non ammettono le torture.
Lo spregio della dignità di una donna che per venti giorni non può lavarsi, non può riposare.
L’impossibilità di comunicare con qualcuno, soprattutto con le persone care.
Questo succedeva quando l’Italia era una dittatura, quando gli oppositori al regime fascista venivano rinchiusi in celle di tortura, fatti sparire e uccisi. Contro quei crimini tanti giovani si sono battuti e hanno fatto resistenza, la stessa che portano avanti tanti giovani iraniani con il rischio di mettere a repentaglio la propria vita.
Quanti argomenti dunque da trattare in una classe! Con il vantaggio, rispetto alla tradizionale lezione frontale, di poter utilizzare immagini, filmati, articoli di giornali, utili strumenti di conoscenza e di riflessione.
E ancora per andare un po’ più in là e toccare l’animo umano, cercare di immaginare i pensieri della ragazza, le sue paure, le sue angosce. Così anche rileggere di Lucia e dell’Innominato nei Promessi Sposi diventerebbe di attualità.
E se si volesse andare oltre e cercare un’immagine simbolo di tutta questa vicenda, allora i ragazzi direbbero la corsa di Cecilia dall’aereo verso il fidanzato, il loro lungo abbraccio.
Scena da film! Certo, ma comunque vera, come sono stati veri il sequestro, la paura, le sofferenze affrontate da una ragazza comunque coraggiosa, preparata, determinata nel suo mestiere di giornalista.
Cittadina del mondo e sostenitrice di valori della pace e del rispetto dei diritti, soprattutto quelli delle donne, purtroppo calpestati in Iran, ma in tanti altri posti del mondo e anche da noi quando non si riconosce loro opportunità di lavoro e autonomia.
E poi a margine si potrebbe toccare l’argomento degli odiatori del web, quelli che hanno scritto che “se l’è andata a cercare”, per mettere i ragazzi davanti ad una triste realtà: nell’enorme mare che è la rete navigano personaggi vili, cattivi, odiatori seriali che, nascosti dietro allo schermo di un telefonino, hanno il coraggio di offendere e denigrare una ragazza speciale, brava e coraggiosa come sono le tante ragazze che hanno il coraggio di mettersi in gioco e dedicare il loro tempo per difendere i valori fondanti di una democrazia.

blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più recenti Più votati
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox