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PROVINCIA DI VICENZA. IN RETE IL PORTALE DEGLI ARCHIVI VICENTINI

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È stato ufficializzato il 22 maggio il portale degli archivi vicentini (www.archivicentini.it), un luogo virtuale che raccoglie gli archivi del vicentino e li mette a disposizione di ricercatori, storici, studenti e appassionati di storia.
Il progetto è coordinato dalla Rete delle Biblioteche Vicentine e per ora conta su sei biblioteche che hanno inserito dati: la biblioteca Bertoliana di Vicenza, Arzignano, Lonigo, Marostica, Schio e Valdagno. Altri Comuni arricchiranno a breve il portale con nuovi archivi, primo fra tutti Malo che ha già aderito alla convenzione.
L’iniziativa è stata presentata a palazzo Nievo, dove ha sede il coordinamento della Rete delle Biblioteche Vicentine seguito dalla consigliera provinciale Maria Cristina Franco e dalla responsabile tecnica Eleonora Crosato. Con loro Alberto Galla, presidente della Biblioteca Bertoliana di Vicenza che per prima ha realizzato un sistema informativo per la ricerca negli archivi conservati che può a ragione essere considerato la madre del portale archivi vicentini.
Gli archivi custoditi dalle biblioteche sono tanti e vari, depositati o donati nel corso degli anni. Sono di diversa tipologia: può trattarsi dell’archivio storico comunale, di fondi archivistici di personaggi importanti della storia locale donati dagli eredi, oppure di documentazione di enti ed aziende che hanno cessato le attività e che hanno rappresentato un tassello importante della storia economica e sociale del territorio, che con lungimiranza sono state affidate alla conservazione nelle biblioteche.
La sola biblioteca Bertoliana conserva circa 230 fondi archivistici. Solo per fare qualche esempio, l’archivio degli scrittori vicentini del Novecento comprende carte di Giulio Bedeschi, Luigi Meneghello, Goffredo Parise, Guido Piovene. Schio mette a disposizione, tra gli altri, l’archivio personale di Alessandro Rossi, mentre Valdagno il Fondo Zorzanello. Corposo è l’archivio delle Officine Pellizzari di Arzignano, mentre Lonigo ha riversato nel portale l’archivio storico del Comune a partire dal XV secolo. Marostica mette a disposizione, oltre all’archivio del Comune, anche quelli dei Comuni soppressi di Crosara e Vallonara.

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