
CALCIO MONTECCHIO. ROMANO ALEARDI: A INIZIO CAMPIONATO I MIEI PROGETTI ERANO ALTRI
“Come vivo questo momento? Come un pugno sul naso. La scorsa estate quando ho ripreso in mano le sorti del Montecchio, a causa dei tanti
L’uso delle parole è importante! Si dice Polizia e subito si pensa ad una situazione di emergenza, di controllo. Usiamo il termine spesso senza distinguere l’ambito di azione, in modo affrettato.
Invece l’analisi delle parole è importante e ci fa capire che Polizia è garanzia di interesse per il cittadino. Nello specifico la Polizia Locale ha il compito di garantire agli abitanti di un centro abitato la sicurezza in ogni sua forma a seconda delle azioni che compiono. È quell’organismo che ci permette di avere strade sicure, luoghi dove vivere e star bene perché qualcuno garantisce protezione e decoro.
Ora, se si colgono questi passaggi, si può guardare agli agenti di polizia di Montecchio Maggiore con uno sguardo diverso. Lo facciamo intanto partendo dalla loro sede, posta in Piazza San Paolo, al fianco dell’Informagiovani. Luogo strategico rispetto all’evoluzione demografica della città.
Qui operano 16 agenti, da qui partono le auto di servizio, qui si entra per chiedere informazioni, aiuto o semplicemente per pagare una multa.
Qui avviene l’incontro con il Comandante Alessandro Rigolon. Il suo ufficio guarda proprio sulla piazza ed è pieno di luce, non sembra di essere in un posto di polizia, anche perché non si possono non notare delle splendide orchidee fiorite che si godono la luminosità della stanza.
Dall’ufficio si può osservare come la piazza, oggetto di tante discussioni, sia vuota e quindi vien spontaneo partire proprio dal nuovo regolamento di polizia urbana.
“Sono sorpreso che si faccia tanto clamore su un aspetto di un regolamento che riguarda molto altro.
Il divieto del gioco nelle piazze a pallone si è esteso da questa a tutte le piazze, ed è un divieto che si trova in ogni città. Ma le nuove norme per la sicurezza e il decoro riguardano anche la vendita porta a porta. Chi disturba le famiglie suonando i campanelli. Chi provoca risse o compie atti di bullismo.
Noi siamo tenuti ad applicare le norme, con quell’atteggiamento che dovrebbe essere sempre attento al contesto. Consiglio sempre di cercare di comprendere le situazioni. Nel caso della normativa anti gioco, è evidente che sarebbe importante anche pensare ai bisogni dei più piccoli”.
La questione piazze e divieti, arrivata sui media nazionali, se da un lato pone la Polizia in condizione di vigilare e cercare di valutare di volta in volta il da farsi, per l’Amministrazione pone l’urgenza di trovare luoghi dove far giocare i più piccoli. E a tal proposito il comandante racconta di come sia stata risolta la polemica del cricket in piazza Carli. La società del San Pietro ha accolto questi ragazzi in un loro spazio.
Nella speranza che si trovi una soluzione, pur sapendo, come ricorda il comandante, che anche sostare sul marciapiede in gruppo è contro le regole e quindi con la promessa di affidarci al buon senso.
Passiamo alle questioni calde. Polizia Locale significa strada e sicurezza sulle strade. Limiti di velocità da rispettare, ma anche guida sicura.
“Per quel che riguarda i limiti di velocità, con il nuovo decreto, gli autovelox ammessi e funzionanti sono quelli stabiliti dal Prefetto e quindi sulle nostre strade funziona solo quello della bretella alla Pedemontana.
Noi non possiamo più fare appostamenti con il rilevatore, dobbiamo essere ben visibili, come d’altra parte deve essere ben visibile e annunciato l’autovelox, quindi di fatto le multe per eccesso di velocità non sono molte nel nostro territorio. Tra l’altro, una cosa che stupisce, ma che è vera, riguarda la città di Napoli e ora anche noi.
Nella città partenopea il problema della velocità è relativo, perché le strade sono molto trafficate ed è impossibile correre. Da quando sono in atto tutti i lavori per la TAV il fenomeno diventa anche nostro. Più la strada è trafficata, più si procede a 50 all’ora.
I problemi sono altri e in primis l’uso del telefonino alla guida che porta a gravi infrazioni, come non rispettare i passaggi pedonali. Perché se guido e intanto tengo sotto controllo il cellulare posso anche non accorgermi del pedone o del ciclista. Bene che si usi il viva voce per le telefonate, ma si lasci perdere la messaggistica”.
Altro tema scottante legato al nuovo Codice della Strada riguarda l’uso di alcool e di sostanze stupefacenti in rapporto alla guida.
Il drug test rileva una situazione che può rimandare fino a 4 giorni prima. Da qui le contestazioni se al momento della guida la persona non era alterata. Ci saranno un bel po’ di ricorsi. Come dire che queste normative vanno ben oltre all’infrazione, entrano nella sfera personale, toccano la privacy.
Aggiunge il comandante: “Ora se si risulta positivi al drug test c’è l’immediata sospensione della patente, ma la cosa più pesante è che si viene tracciati, risulta l’uso delle sostanze e quindi si sarà a lungo attenzionati e, quando si dovrà rinnovare la patente, si andrà davanti alla commissione”.
Un’altra questione aperta, dunque, anche per i nostri Vigili Urbani che applicano i regolamenti, ossia fanno il loro dovere, articolato su tre turni H18, con normali uscite di controllo, lavoro d’ufficio e interventi su chiamata.
“Prendendo in esame un turno giornaliero. I nostri agenti arrivano il mattino e subito escono per il servizio nelle vicinanze delle scuole, poi ci sono i controlli di routine nei luoghi più trafficati, si risponde ad eventuali chiamate per incidenti, quindi si va sul luogo da cui arriva una richiesta di aiuto o di intervento. Noi siamo chiamati in ogni luogo in cui sia a rischio la sicurezza. Quindi liti, tafferugli, schiamazzi. Poi ci sono i controlli nei luoghi sensibili, quelli dello spaccio e i controlli notturni. Montecchio Maggiore ha la caratteristica di non avere un centro suo chiaro e unico. Ci sono tre zone centrali e quindi tre zone da attenzionare, ma poi Montecchio si snoda lungo arterie importanti e pertanto i controlli sono più difficili. In ogni caso ci sono luoghi certi di intervento lungo la statale 11 per la prostituzione e lo spaccio.
Montecchio è conosciuta per lo spaccio e l’uso di eroina e per i transessuali che si prostituiscono. I controlli in questo ambito non sono semplici, innanzi tutto perché gli stessi viados non sono sempre persone tranquille, e si opera in condizioni poco sicure anche dal punto di vista igienico.
E’ cambiato anche il mondo della prostituzione e gli interventi che valevano fino a 10 anni fa ora non contano più. I clienti arrivano da lontano, pagano la multa sul posto usando il bancomat…”
Un tema sensibile riguarda i giovani e la presenza di gang. Nelle grandi città è un problema grave e mette a repentaglio la sicurezza della popolazione. Specie la più anziana…
“Possiamo dire che a Montecchio ci fosse una baby gang che sembra essersi in parte sciolta. Forse sono diventati più adulti, se ne sono andati, o forse hanno trovato lavoro e si sono calmati”.
Certo i giovani vanno seguiti, vanno aiutati, ma soprattutto vanno educati così la Polizia Locale organizza, in collaborazione con l’associazione Artemide, corsi di educazione stradale con tanto di patentino consegnato ai bimbi pedone o ciclista.
“Da parte nostra restano i controlli nei luoghi da sempre attenzionati per intervenire qualora si ponesse la necessità. Potessimo operare in borghese per noi sarebbe più facile intervenire anche per le questioni più banali come la raccolta delle deiezioni dei cani. Invece, appena si vede l’auto della Polizia, si diventa subito solleciti a rispettare le regole. E’ un atteggiamento tutto italiano: se si può non rispettare una regola di buon senso, lo si fa”.
Ma l’auto della Polizia Locale che gira di notte ha salvato e salva persone. “Si ricordino gli agenti che durante un controllo nella zona ex Boom si sono accorti di un appartamento che andava in fiamme e hanno salvato tutti gli occupanti. Di recente un altro intervento eroico, quello dell’istruttore Cecchetto che ha affrontato una persona in evidente stato di alterazione che brandiva una barra di metallo”.
Particolarmente importanti sono poi i controlli delle auto che paiono abbandonate, o dei furgoni che spesso diventano luogo di spaccio o di incontri a sfondo sessuale.
Il compito della Polizia è questo! Come pure si deve controllare che l’auto sia a posto, sia revisionata, perché ne va della sicurezza altrui. O sia assicurata per l’interesse della comunità.
Continua il Comandante: ”Di recente alcuni nostri agenti, tramite corsi di aggiornamento, si sono specializzati nell’ individuare patenti false. E’ un altro servizio che diamo alla città. E devo dire che di casi di patenti false comprate, specie da parte di stranieri, ce ne sono parecchi. Le più gettonate sono quelle polacche. Si deve comunque ricordare che lo straniero, una volta in Italia per un anno può usare la sua patente che poi va rifatta secondo il nostro sistema”.
E a proposito di stranieri il nostro evidenzia come sia cambiata anche la fisionomia della distribuzione e presenza di stranieri: abbiamo una presenza stabilizzata, ben integrata che non pone problemi, in particolare i migranti dall’Est Europa, Bengalesi e Indiani. Qualche problema in più con la comunità africana e soprattutto con i clandestini che spesso vengono trovati là dove la condizione di emarginazione è maggiore.
Il comandante che è parte con la sua Polizia della Convenzione Brendola Sarego, rimpiange il periodo in cui la polizia castellana faceva parte del Consorzio di Polizie, Altavilla, Sovizzo, Creazzo, Gambugliano perché c’erano più opportunità di collaborazione e quindi anche di mezzi e forze messe in campo. Per quanto riguarda poi la sede, che pure è attualmente strategica, lamenta però la mancanza di spazio per il riparo al coperto dei veicoli. Ci vorrebbe una caserma, ma i tempi sono difficili anche per pensare ad un aumento degli agenti. “Facciamo parte dell’organico comunale e quindi paghiamo le regole stringenti legate alle nuove assunzioni. Un Vigile in più significherebbe un impiegato in meno.”
Al comandante fa subito eco il Sindaco che riconosce che ci sarebbe bisogno di più personale, ma in tutte le cose si deve fare di necessità virtù.
“La Polizia Locale è un’istituzione fondamentale nella vita della città. I Vigili hanno grande potere rispetto al passato perché il loro compito di vigilare riguarda tanti contesti e tante situazioni. Da sentinelle sono diventati agenti per l’ ordine e la sicurezza e per questo vanno ringraziati e sostenuti. Diciamo che sono stati un po’ sballottati per quanto riguarda la sede. Ne hanno cambiate ben quattro: l’ex Ferramenta Biasiolo, la sede dell’attuale Biblioteca, l’attuale Centro prelievi di Largo Boschetti e ora Piazza San Paolo. Certo, l’attuale è una buona soluzione, ma costa parecchio e poi ha l’inconveniente che spesso le azioni, anche delicate, come un arresto, possono creare imbarazzo nelle persone che frequentano la piazza. Diciamo che l’idea di un ulteriore cambiamento c’è. La possibilità di una caserma verrà presa in esame, nell’ambito della revisione che sto mettendo in atto per quel che riguarda la gestione del territorio che, ricordo, e lo ha ribadito lo stesso Prefetto, è alquanto complicato e in continua evoluzione”.
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