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PFAS. L’ON. FILIPPIN (PD) PRESENTA UNA INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL’AMBIENTE SULLA CONTAMINAZIONE DELLA PEDEMONTANA

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L’onorevole Rosanna Filippin del Partito Democratico interviene sul tema dei PFAS in Pedemontana con una iniziativa parlamentare: «oggi ho depositato un’interrogazione al ministro sulla questione Pfas dalla Pedemontana. Le rilevazioni condotte da Arpav parlano di un superamento della soglia massima stabilita dalla Regione di oltre venti volte tanto. I 2000 nanogrammi per litro rilevati vanno ben oltre il limite regionale di 90 nanogrammi per litro. Per questo ho domandato al ministro quali elementi conoscitivi disponga circa questi fatti, quali iniziative intenda adottare per tutelare la sicurezza dei cittadini e scongiurare la contaminazione delle falde acquifere e quale sia lo stato di avanzamento degli interventi di bonifica del sito Miteni di Trissino. Un ringraziamento va alle numerose associazioni che hanno posto attenzione sul tema, come le “Mamme NO Pfas” e il Covepa. La salute dei cittadini e l’ambiente sono strettamente connesse e sempre più in pericolo. Il ministro risponda e agisca con urgenza».
Sullo stesso argomento la consigliera regionale Chiara Luisetto commenta: «abbiamo denunciato a luglio scorso, a seguito dell’ultimo rapporto Ispra e dell’esposto del Covepa da cui tutto è partito, la situazione di contaminazione da PFBA nei territori adiacenti e nelle acque superficiali vicine alle gallerie di Malo e Sant’Urbano della Spv. Lo abbiamo fatto, dati alla mano della concentrazione di Pfba, con una mozione che chiedeva un impegno della Regione a chiarire, monitorare e intervenire per garantire la sicurezza anche delle cave dove sono stoccati i materiali usati per costruire le gallerie citate. Cosa è accaduto in questi mesi? Nulla. Non ci sono comunicazioni di monitoraggi aggiuntivi, di risposte ai sindaci che vogliono chiarezza o alle nostre richieste in merito alla necessità di potenziare l’impianto di trattamento delle acque di drenaggio delle gallerie. Una situazione di poca chiarezza che mostra come l’immobilismo regionale continui da anni» questo sulla questione Pfas. Nel tempo degli annunci elettorali, diventa più facile dire che qualcosa si farà, invece di agire concretamente. Un esempio è lo studio epidemiologico sui Pfas annunciato la scorsa settimana, di cui ancora non sappiamo tempi, modalità e popolazione coinvolta. Non è chiaro se riguarderà un numero sufficiente di cittadini tale da avere un impatto significativo. Non è più il tempo degli annunci: l’inquinamento che, su diversi fronti, è stato denunciato per anni dalle associazioni, dal Covepa alle Mamme No Pfas a Medicina Democratica e molte altre, oggi continua a presentare un conto salato in termini di salute e conseguenze ambientali. Governare il Veneto significa anche fare una operazione verità, andare a fondo di contaminazioni ancora oggetto di preoccupazione e tutelare i cittadini».

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