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PFAS. LA PROVINCIA CHIEDE 4 MILIONI DI RISARCIMENTO NEL PROCESSO MITENI

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Quattro milioni di euro: a tanto ammonta la richiesta di risarcimento depositata questa mattina dalla Provincia di Vicenza quale parte civile nel processo cd “Miteni”.
La Provincia di Vicenza ha da subito agito con tutte le sue forze, con competenza, mettendo in campo esperti e professionisti, per impedire il protrarsi dell’inquinamento. Ha bloccato la produzione di Miteni, è intervenuta sul sito, facendo estendere la barriera idraulica da 3 a più di 50 pozzi e realizzare le palancole di contenimento, gestendo una situazione complessa sia dal punto di vista ambientale che legale, individuando i responsabili della contaminazione e richiamandoli ai loro doveri.
Un’attività sul campo, in ufficio, nelle aule del Tribunale, quantificata in circa 4 milioni di euro. La richiesta di risarcimento è a carico degli imputati, accertata la responsabilità penale, in solido con i responsabili civili. In questa somma, i danni non patrimoniali ammontano a 3.794.355 euro: 1 milione di euro sono i danni all’immagine dell’Ente, all’identità funzionale e all’integrità del territorio provinciale; 2.794.355 euro sono i danni da “sviamento di funzione”, cioè i costi generali sopportati dall’Amministrazione Pubblica in conseguenza del distoglimento di ingenti risorse umane e materiali dai fini istituzionali per far fronte alla grave situazione cagionata dalla contaminazione. L’intera struttura provinciale è stata coinvolta, l’ufficio ambiente in primis, ma anche l’avvocatura, l’ufficio studi, tutte le professionalità e le competenze hanno dato il loro apporto mettendosi a disposizione.
I danni patrimoniali ammontano a 135.946,55 euro, pari ai costi amministrativi e tecnici per gli accertamenti e conseguenti provvedimenti del caso, effettivamente sostenuti così come provati in corso di causa: spese vive documentate di supporto specialistico tecnico, amministrativo-societario, e di traduzione linguistica degli atti. Rientrano tra queste le indagini geologiche sul sito, la collaborazione di un professionista per l’attività di partecipazione, controllo e verifica dei lavori connessi alla bonifica, la consulenza per l’attività di indagine relativamente all’individuazione dei numerosi responsabili della contaminazione sotto il profilo societario.

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