Raffaele Colombara, consigliere comunale della lista Per una Grande Vicenza, ha presentato una interrogazione all’Amministrazione sulle risultanze delle analisi condotte da Greenpeace, che hanno evidenziato concentrazioni rilevanti di PFAS nelle acque potabili della provincia di Vicenza, in particolare nel comune di Vicenza, dove il dato relativo alla “somma di PFAS” si attesta a 41,4 ng/l, risultando il secondo valore più alto della provincia, e per specifiche molecole come PFOA (9,7 ng/l, il valore più alto rilevato) e PFOS (3,9 ng/l, terzo valore più alto).
Nel documento il consigliere comunale ricorda che “la Regione Veneto, a seguito delle pressioni esercitate, solo nel gennaio 2023 ha esteso lo screening ematologico per la popolazione residente nella cosiddetta area arancione, che include Vicenza, ma solo su base volontaria e con costi a carico degli interessati; nel giugno 2024 il Comune di Vicenza ha istituito l’Osservatorio Ambientale sul tema dell’inquinamento da PFAS, con il compito di promuovere analisi, informazione e formazione della cittadinanza; da oltre dieci anni, i cittadini veneti chiedono trasparenza, limiti zero per i PFAS, nuove infrastrutture idriche e interventi sanitari efficaci, come testimoniano le 15.000 firme che abbiamo raccolto e consegnato nel 2017 all’Assessore della Sanità del Veneto”.
Colombara, poi, precisa le sue richieste all’Amministrazione: fornire informazioni dettagliate sui dati raccolti relativamente alla presenza di PFAS nelle acque potabili del territorio comunale e sulle misure intraprese per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua distribuita ai cittadini; chiarire le ragioni delle discrepanze tra i dati diffusi da Greenpeace e quelli riportati da Viacqua, anche in merito alla metodologia adottata per le analisi; spiegare quali azioni siano state intraprese o siano in programma per estendere lo screening ematologico gratuito ai cittadini di Vicenza, alla luce dei gravi dati emersi e dell’urgenza sanitaria connessa alla contaminazione da PFAS; se intenda sollecitare con forza la Regione Veneto affinché vengano resi gratuiti gli screening per i PFAS e siano adottati limiti più stringenti per questi inquinanti, sia per quanto riguarda le acque potabili, sia per gli scarichi industriali; aggiornare il Consiglio Comunale sullo stato di avanzamento dell’Osservatorio Ambientale, sulle iniziative finora attuate e sui progetti in corso per sensibilizzare e informare la cittadinanza; illustrare quali progetti o investimenti siano stati previsti per migliorare l’infrastruttura idrica e garantire un approvvigionamento idrico sicuro e privo di contaminanti.
GIANNI POGGI