Il consigliere comunale di Schio e candidato alle elezioni regionali per Alleanza Verdi e Sinistra Carlo Cunegato lancia l’allarme sulla emergenza PFAS in Pedemontana: “c’è una bomba ecologica che sta per esplodere. Serve una mobilitazione di tutti i sindaci del territorio per chiedere alla Regione non solo spiegazioni e chiarezza, ma anche azioni: per l’emergenza del presente e per la tutela del futuro”. 
Sottolinea Cunegato: “dopo il caso Miteni, dopo che 400.000 persone hanno bevuto un’acqua inquinata, ci chiediamo dov’era la Regione mentre la società Sis nella costruzione della Pedemontana utilizzava migliaia di tonnellate di Pfas nei tunnel tra Malo e Castelgomberto, perché era in ritardo di 6 anni nella costruzione dell’opera. Una vergogna. Non può e non deve diventare normale che per finire un cantiere si rischi di contaminare un territorio sacrificando l’ambiente, la qualità dell’acqua e la salute”.
“Tre milioni di metri cubi di materiale contaminato sono stati portati in 20 cave del Vicentino – spiega -. Sappiamo, e questo è doppiamente inquietante, che il materiale non è stato posto nelle aree impermeabilizzate. In questo modo, quando piove, i Pfas possono percolare nelle falde. Dove erano la Regione e l’Arpav? Secondo un tavolo tecnico della Regione già a giugno c’erano un pozzo inquinato da Pfas a Dueville e 8 su 31 a Caldogno. E l’acqua si muove e il rischio è che la contaminazione si allarghi a un territorio sempre più vasto”.
Cunegato conclude lanciando un appello: “dopo l’interrogazione depositata dalla minoranza in Provincia ci appelliamo a tutti i sindaci perché si coalizzino, intervengano immediatamente, pretendano di sapere dalla Regione come sia stato possibile tutto questo, chiedano subito una azione forte e decisa. Dalla qualità dell’acqua dipende la qualità della nostra salute”.