Comunicato del Partito Democratico provinciale

Il Partito Democratico di Vicenza sta proseguendo il confronto interno finalizzato a giungere alle elezioni regionali con una proposta forte e credibile per i cittadini e le cittadine del Veneto. In tale prospettiva siamo convinti che il Partito veneto abbia al proprio interno donne e uomini assolutamente all’altezza di assumere la sfida di guidare la campagna elettorale verso le prossime elezioni regionali, capaci di interpretare le aspettative dei veneti e tradurle in proposte concrete, capaci di parlare con chiarezza e coerenza ad un elettorato da motivare e conquistare con determinazione.
Dal percorso fatto fino ad ora sono emersi criteri ed elementi essenziali per giungere a individuare il candidato o la candidata migliore a Presidente della Regione Veneto per la coalizione di centrosinistra, crediamo che oggi il partito sia nelle condizioni di esprimere in tempi brevi la sintesi più efficace e credibile, individuando la candidatura più forte. Vediamo questo come un passaggio da compiersi nelle settimane a venire, per potersi poi concentrare sulla campagna elettorale, mettendo a fuoco le questioni prioritarie che impattano sulla vita dei veneti. Nell’ultimo incontro della direzione provinciale e dei segretari di Circolo si è accolto l’invito del Segretario regionale Martella ad avanzare dei profili e dei nomi quali possibili candidati alla presidenza, proposta che oggi esprimiamo dopo aver raccolto anche l’indicazione dei segretari di circolo.
L’individuazione della figura che dovrà rappresentarci come leader in questa campagna, crediamo debba rispondere ad alcuni criteri fondamentali per dare rappresentanza adeguata al Veneto: dovrà essere una persona profondamente radicata nella nostra terra; essere punto di riferimento in grado di rappresentare in modo inclusivo e aperto i bisogni dei territori; dovrà saper dialogare con il mondo moderato e riformista che costituisce una delle peculiarità del Veneto; essere credibile per l’impegno concreto a favore delle fasce più deboli e nella lotta alle diseguaglianze; dimostrare disponibilità al confronto con le realtà produttive venete e portare una esperienza amminitrativa che raccolga i bisogni degli enti locali. E, infine, crediamo utile conosca già il funzionamento della macchina regionale. In tale prospettiva, tra le possibili figure messe in campo nelle scorse settimane, vogliamo ringraziare Achille Variati che, pur avendo declinato un suo possibile coinvolgimento diretto, rimane un riferimento politico di grande valore, sul quale contare anche in questo passaggio politico importante. Vogliamo cogliere in particolare il suo richiamo ad un rinnovamento che dia spinta ad una nuova stagione politica in Veneto.
Tra coloro che riteniamo possano assumere pienamente l’impegno di questa corsa ci sono figure che hanno maturato in passato esperienze politiche importanti, in particolare nel contesto regionale, con le quali riteniamo utile un confronto: consiglieri regionali e deputati che hanno svolto con impegno e dedizione il proprio compito e potrebbero continuare ad essere una risorsa in questa sfida. Accanto a loro, tra gli esponenti più autorevoli del partito berico e nella prospettiva di aprire una nuova stagione politica, proponiamo la consigliera regionale Chiara Luisetto, profondamente radicata nel territorio e in grado di portarne la voce. Luisetto è stata sindaca, consigliera provinciale, segretaria provinciale del Partito e da circa due anni è consigliera regionale avendo ricevuto 9mila preferenze, ruolo nel quale sta offrendo un particolare contributo sui temi sociosanitari che rappresentano l’impegno principale per una Regione e uno dei temi chiave della corsa che ci apprestiamo ad iniziare.
Desideriamo, con questo nostro contributo, supportare il Segretario e il tavolo di coalizione nel compito di scelta tra le figure, sottolineiamo tutte di valore, in campo. Ribadendo come, a nostro avviso, sia tempo di cercare il profilo migliore tra le fila del PD, poiché, dopo i tentativi civici del passato, una leadership espressione della cultura politica e della comunità del partito democratico sarebbe in grado di coagulare un impegno collettivo essenziale in questa sfida. Crediamo sia una scelta che va nella direzione altresì di rafforzare l’intera coalizione, frutto del lavoro di dialogo e unificazione che il Segretario ha saputo portare avanti