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PARCO DELLA PACE. MALTAURO (LEGA): AFFIDARE LA GESTIONE A UNA AMCPS RAFFORZATA

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Comunicato stampa di Jacopo Maltauro capogruppo della Lega in Consiglio comunale

È passato 1 anno e mezzo da quando l’Amministrazione Possamai ha affidato la redazione di un master plan per la gestione del Parco della Pace ad una società che, da convenzione contrattuale, avrebbe dovuto eseguire il lavoro entro 60 gg. Da quell’ottobre del 2023 ad oggi il Parco è caduto nel silenzio più tombale, orfano di una visione progettuale seria e teatro di qualche sporadica festa.
L’amministrazione che si insediava al suon di trombe festanti si è rivelata lenta e senza idee, gettando in balia del nulla quell’immensa area verde a carico dei contribuenti vicentini.
Preso atto della situazione di stallo, in qualità di Capogruppo della Lega, avanzo una proposta in seno al dibattito pubblico sul futuro gestionale del parco: ampliare oggetto sociale e funzioni di AMCPS, società in house del comune di Vicenza, rendendola in prospettiva operativa anche sul parco della Pace.
Una volta terminato il servizio di cura e manutenzione offerto dall’attuale azienda incaricata, si aprirà la necessità di scegliere se tenere una regia pubblica del parco o destinare interamente al privato. Un’opzione da verificare e studiare potrebbe essere proprio quella di rafforzare una società partecipata come AMCPS, allargandone funzioni e margini di manovra, con l’obbiettivo di sgravare la macchinosa struttura amministrativa comunale dalla gestione ma di mantenere una regia pubblica sul parco, pur utilizzando gli strumenti di diritto privato concessi a questo tipo di società. Si possono affidare tutti i master plan del mondo ma se non si ha una visione politica propria si fa poca strada e tanti danni.
Questo tipo di soluzione , ovviamente da studiare, è utilizzata da tante Amministrazioni locali d’Italia che affrontano i medesimi problemi di gestione di spazi o manifestazioni di grandi dimensioni.
No a nuove partecipate, peraltro contrastate dalla legge Madia, no a concessioni unitarie volte a “sbolognare” la gestione di un’area che può essere un’opportunità. Studiare, piuttosto, una terza via in grado di valorizzare la regia pubblica mettendo alla prova l’Amministrazione politica.
Chiaro, per far questo, è necessario comprendere la percorribilità di un ampliamento delle funzioni aziendali di AMCPS, rafforzandone governance e alzandone il livello di visione. Credo però sia altrettanto chiaro che o l’Amministrazione vicentina inizia seriamente a prendere coscienza di cosa significherà gestire tale area, altrimenti, offriremo ai vicentini un buco nero oneroso e poco compreso.”

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