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PARCO DELLA PACE. FRATELLI D’ITALIA ATTACCA IL COMUNE PER LA CHIUSURA DEL MUSEO DEL VOLO

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Fratelli d’Italia ha preso una posizione critica a più voci sulle notizie della chiusura del Museo del volo, che aveva sede in un hangar all’interno del Parco della pace, e del trsferimento in altri musei dei velivoli d’epoca che vi erano conservati.
Il deputato vicentino di Fratelli d’Italia Silvio Giovine ha annunciato di aver “depositato un’interrogazione ai ministri della Cultura, Alessandro Giuli, e della Difesa, Guido Crosetto, per segnalare e attenzionare il Governo rispetto allo smantellamento del Museo del Volo al Parco della Pace di Vicenza e allo spostamento dei velivoli storici che vi erano custoditi”. “È fondamentale – prosegue Giovine – sapere se siano state attivate tutte le procedure previste dal Codice dei Beni culturali e comprendere quale percorso istituzionale si intenda intraprendere per garantire continuità alla tutela e alla valorizzazione di questi reperti, nel rispetto anche dello spirito del Protocollo del 2011 che prevedeva la valorizzazione della memoria aeronautica nell’area del Parco della Pace”.
Valerio Sorrentino, consigliere comunale dello stesso partito, ha a sua volta presentato un’interrogazione al Sindaco di Vicenza in cui sottolinea che: “malgrado fosse stato previsto già nel Protocollo del 2011 che parte dei Fondi destinati al Parco della Pace sarebbero stati destinati alla creazione del museo del Volo, si è deciso improvvisamente di ordinare lo sgombero dell’hangar del Parco della Pace, a fronte di una mera valutazione utilitaristica, in quanto il ricordo della nostra Storia non produrrebbe utili. Inutile ricordare invece quale valore e significato rappresentassero i velivoli storici ancora presenti al Parco della Pace. Ci domandiamo tuttavia se l’Amministrazione sia al corrente che tali velivoli possono essere considerati Beni Storici, come tali tutelati dall’art. 10 comma 3 del D lgs 42/04″. Ciò premesso Sorrentino chiede per quale motivo concreto ed effettivo si è deciso di non rispettare il Protocollo del 2011, ordinando lo smantellamento ed il trasferimento dei velivoli storici custoditi al Parco della Pace e se è stata rispettata la normativa prevista dal Codice dei Beni culturali che prevede che i beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione e comunque non possono essere trasferiti senza le necessarie Autorizzazioni del ministero e denunce al Soprintendente.
Anche Alessandro Benigno, presidente cittadino di FDI, è intervenuto con un comunicato sul punto: “si manca di rispetto a chi ha dedicato la propria vita al servizio della Nazione e ai volontari del Club Frecce Tricolori e del Gruppo Amici velivoli storici che, con senso di responsabilità e passione, hanno tenuto viva la memoria di una delle eccellenze delle nostre Forze Armate. Parliamo di una storia che ha caratterizzato profondamente Vicenza e il suo rapporto con il territorio». E aggiunge: “con una comunicazione fredda, fatta pervenire agli interessati il 31 luglio scorso, è stato liquidato un impegno profondo e disinteressato. È l’ideologia che prevale sulla storia. È l’ottusità amministrativa che prende il posto della riconoscenza. Un atteggiamento che dimostra una distanza preoccupante dalla città reale e dalla sua identità”.

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