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MUSEI CIVICI. INAUGURATA LA OTTOCENTESCA ALA ROI DI PALAZZO CHIERICATI. 11 SALE CON 300 OPERE DAL SEICENTO ALL’OTTOCENTO

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“Sarà una delle opere che lascerò alla fine del mio decennio alla guida della città” dichiarava il 15 settembre 2016 l’allora sindaco Achille Variati, commentando i 750 mila euro del contributo erogato dalla Fondazione Cariverona per avviare il restauro dell’ala ottocentesca di Palazzo Chiericati, sede dal 18 agosto 1855 del Museo Civico.
Se l’ex primo cittadino davvero contava di restituire alla città la penultima aggiunta al cinquecentesco Palazzo palladiano entro la scadenza del suo mandato e cioè prima del giugno del 2018, in realtà si sbagliava di grosso. L’ala ottocentesca, intitolata nel centenario della nascita a Giuseppe “Boso” Roi, il marchese mecenate dei musei vicentini, è stata riaperta ben più di otto anni dopo.
Il piano nobile dell’edificio che sorge sul lato ovest del complesso museale è stato, infatti, presentato ai media venerdì 20 dicembre (con una conferenza stampa “itinerante” nelle undici nuove sale) dal sindaco Giacomo Possamai, dagli assessore Ilaria Fantin e Cristiano Spiller, dalla direttrice dei Musei civici Valeria Cafà e dalla presidente della Fondazione Roi Francesca Lazzari.
La inaugurazione ufficiale è in programma nel pomeriggio alle 17 e, dalle 18,30 alle 23, è possibile la visita gratuita per il pubblico. Dal 21 dicembre l’Ala Roi avrà un orario di apertura coincidente con quello del Museo e cioè dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Con il restauro e il rinnovo dell’edificio ottocentesco si conclude il percorso di rinascita dell’istituzione, che era iniziato nel 2010 e aveva prima coinvolto il palazzo firmato da Andrea Palladio e poi l’altra ala costruita nel Novecento.
La spinta definitiva per arrivare al traguardo l’ha data la Fondazione Roi con un ulteriore contributo. La precedente amministrazione, guidata da Francesco Rucco, era riuscita coprire parte dei 2,5 milioni di costi preventivati con i contributi del Piano di rigenerazione urbana e con uno stanziamento di 1.250.000 euro.
Nell’Ala Roi sono esposti in prevalenza dipinti di tre secoli, dal Seicento all’Ottocento. La qualità dell’esposizione è alta, sia nella collocazione delle opere che nella illuminazione e nella tabellazione. Il visitatore segue un percorso cronologico in cui sono conoscibili trecento anni di storia della città attraverso le immagini di scorci, panorami, personaggi e famiglie e un paio di sale dedicate a produzioni tipiche d’epoca come quella serica della Collezione Marasca.
Il livello di quadri, tutti ben conservati e restaurati, è complessivamente buono anche se non proprio omogeneo e l’attrattiva generale dell’esposizione è più nella rappresentazione di Vicenza nei tre secoli che in capolavori veri e propri. Fra le firme importanti ci sono quelle di Giambattista Tiepolo e Giovanni Battista Piazzetta (con due pale provenienti dalla chiesa di Araceli) e di Antonio Canova, autore di un bassorilievo che riproduce il profilo del benefattore Ottavio Trento. Interessanti anche alcune opere di Orazio Marinali, le stampe paesaggistiche di Cristoforo Dell’Acqua e i ritratti ottocenteschi del pittore vicentino Giovanni Busato.
Il sindaco Possamai ha evidenziato che, con l’apertura della Ala Roi, quello di Palazzo Chiericati diventa uno se non il più importante Museo civico della Regione.
GIANNI POGGI

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